Hellas Verona di Giovanni Vitacchio , 29/11/2024 22:03

IL PAGELLONE DI CAGLIARI-VERONA | Serdar dominante, Magnani leader. Coppola, errore decisivo

Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu
Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu

MONTIPO’ 7 Parata da gatto su Zappa, che colpisce di testa a due passi dalla porta. E ancora nel secondo tempo tiene il Verona in partita, nella speranza di un pareggio che sarebbe stato decisamente più giusto. In generale dà sicurezza a tutta la difesa e per la prima volta, almeno quest’anno, è padrone dell’area di rigore. Peccato per il gol beffa di Piccoli.

TCHATCHOUA 6.5 Se in fase offensiva non è più una sorpresa, è soprattutto dietro che dimostra di essere in partita. E’ sempre attento, razionale e mai precipitoso nei contrasti. Marca bene, sempre bilanciato tra irruenza e capacità di aspettare l’avversario. Quando riparte fa sempre male e per i giocatori del Cagliari fermarlo è un’impresa. Tanti cross in mezzo, poca fortuna.

MAGNANI 7 Gli attaccanti del Cagliari hanno vita difficile con Jack, che sembra davvero il più motivato lì dietro. Lapadula non tocca un pallone e in generale al Cagliari viene più che altro lasciato lo spazio per tirare da fuori. Vice capitano con tutti gli onori, speriamo leader ritrovato.

COPPOLA 6 Una partita praticamente perfetta, con un paio di recuperi difensivi da applausi, rovinata da un’unica sbavatura in 95 minuti. Si perde Piccoli, che è bravo a liberarsi dalla marcatura e a segnare sotto porta. Peccato perché era riuscito a tirare fuori una delle sue migliori partite stagionali, sempre attento e in fiducia. Un errore pesante, che deve essere bravo comunque a superare.

BRADARIC 6 Uno dei più bastonati in queste ultime settimane, a ragione, aggiungerei. Non pensa a strafare ma a fare le cose più semplicemente possibile. Mantiene la posizione, ma ha anche il brio per spingersi spesso e volentieri nella metà campo del Cagliari, soprattutto nella ripresa, quando cresce l’intesa con Lazovic. Finisce molto stanco, con il motore abbondantemente in riserva

SERDAR 7 Inizio sottotono, poi una crescita impressionante. Padrone incontrastato del centrocampo, ha piedi educati e due palle grandi come tutta la Domus Arena. Perché è anche andando a muso duro contro gli avversari si fa capire che il Verona è vivo. C’è lui nel momento migliore dei gialloblù, quando la squadra sente addirittura il profumo del colpaccio. Non va bene, purtroppo, ma su questo giocatore bisogna ricostruire fiducia e campionato del Verona.

BELAHYANE 6 Viene messo in campo in extremis, dopo l’infortunio in riscaldamento di Dani Silva. E si vede che non era “caldo” al punto giusto. Fatica infatti a trovare il ritmo, ad aiutare Serdar in mezzo al campo. Non ha la brillantezza di qualche tempo fa, ma prova ad arrangiarsi con la qualità, che non gli manca. Piano piano si scrolla di dosso il torpore, ma non abbastanza perché brilli.

LAMBOURDE s.v. (dall’84°)

LAZOVIC 6.5 Il capitano fatica un po’ a entrare in partita. Il primo tempo sembra più un rodaggio che altro. Ma nei minuti finale della prima frazione inizia a far vedere quello che poi confermerà nella ripresa. Più spensieratezza, più voglia di arrivare sul fondo e sempre maggiore intesa con Bradaric. La qualità non gli manca ed è solo la sfortuna a negargli il gol, quando stampa un bel colpo di testa sulla traversa.

HARROUI 5 (dal 73°) Non entra bene

SUSLOV 6 Come altri, ci impiega un po’ per spezzare il fiato. Ha una buona occasione sul suo sinistro, ma la cicca goffamente. Va a fiammate e quando si accende pensi sempre che possa tirare fuori la giocata. Ma rimane una mezza incompiuta, per quanto la voglia di dare tutto non gli manchi.

MOSQUERA s.v. (dall’84°)

LIVRAMENTO 6 Se fosse un film sarebbe “Il Rompiscatole”, blockbuster poco conosciuto con Jim Carrey.  Si fionda su ogni pallone, che sia raggiungibile o no. E’ un tormento per i difensori del Cagliari che se lo trovano sistematicamente tra i piedi. Non incide tanto quando bisogna fare male, però si spende veramente tanto per la squadra e per dare equilibrio all’azione offensiva.

SARR 5 (dal 66°) C’erano grandi aspettative. Purtroppo deluse.

TENGSTEDT 6 Si trova una posizione non vicinissima alla porta, lasciando a Livramento più controllo dell’area. Cerca l’intesa col compagno di reparto, ma va un po’ a singhiozzo. Ha qualità nelle giocate e dai suoi piedi ti aspetti sempre la decisione giusta al momento giusto. Ma non è sempre lucido. Ha un’ottima occasione, imbeccato alla perfezione da Serdar, ma prende solo l’esterno della rete con un destro che doveva sfruttare meglio

KASTANOS 5 (dal 73°) Anche lui non incide.

ALL. ZANETTI 6 Dopo una settimana di ritiro, con ignobili e chirurgiche voci di risse tra giocatori (vere o false a me frega niente), quello che gli serviva era ritrovare la squadra. Cambia qualcosa rispetto all’Inter e, soprattutto, torna alla difesa a quattro. Il Verona è compatto, attento, difende e attacca di gruppo. Deve rammaricarsi anche per una traversa che grida vendetta. L’Hellas perde per l’unico errore individuale, che pesa più sul morale che sulla classifica. Difficile superare anche questa, ma Lazovic e compagni hanno dimostrato di esserci. Alla faccia dei pettegoli.

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