VERONA, PROSSIMO AVVERSARIO | Al Bentegodi arriva la corazzata-Inter guidata da Cristian Chivu

Sarà la corazzata Inter allenata da Chivu, il prossimo avversario del Verona, domenica 2 novembre alle ore 12.30, per la 10^ giornata di Campionato. I nerazzurri sono al 3° posto in classifica a quota 18 punti, frutto di 6 successi e 3 sconfitte (l’Inter dunque in questa stagione non ha ancora pareggiato); 22 gol fatti (miglior attacco della A) e 11 subiti.
Il suo miglior marcatore è il trequartista Calhanoglu autore di 5 gol. Seguono a 3 Bonny, Lautaro Martinez e Thuram.
A capo della classifica assist troviamo Bonny con 4 rifiniture, poi Dimarco e Barella con 3.
A parte il tonfo (3-1) al Maradona col Napoli del 25 ottobre, l’Inter arriva all’appuntamento con l’Hellas in grandissima salute. Nelle ultime 9 gare (6 in Campionato e 3 in Champions League) ha vinto 8 volte e perso solo una, appunto coi partenopei.
Si parte dal 17 settembre quando ha vinto ad Amsterdam 0-2 con l’Ajax. Successivamente ha fatto fuori Sassuolo 2-1 a San Siro (21/09) e poi il Cagliari 0-2 alla Unipol Domus (27/09). Nuova vittoria in Champions stavolta ai danni dello Slavia Praga (3-0 il 30/09), per poi affossare la Cremonese 4-1 (04/10). Successo per 0-1 all’Olimpico contro la Roma (18/10), per poi infliggere uno 0-4 all’Union Saint Gilloise nella 3^ giornata di Champions (21/10). Il 25/10 c’è stato il KO del Maradona col Napoli (3-1), ma poi l’Inter si è immediatamente ripresa battendo 3-0 la Fiorentina (29/10).
Insomma, per ottenere punti, il Verona dovrà giocare una delle sue migliori partite e sperare un po’ nella buona sorte che manca dall’inizio del torneo, soprattutto in fase realizzativa.
Rispetto al 2024/25, per quanto riguarda la guida tecnica, con Simone Inzaghi partito all’Al-Hilal, la società ha ingaggiato come nuovo mister, Cristian Chivu, fresco di salvezza con il Parma. Nella rosa invece, poche variazioni perché già ben collaudata, fortissima e piena di campioni. Un mix di elementi di alto spessore sia tecnico che fisico con potenzialità qualitative e quantitative eccellenti. Nessun risentimento per le partenze perché sono state rimpiazzate da arrivi assolutamente di pari valore.
Il pacchetto portieri è stato confermato in blocco: Sommer, Josep Martinez, Di Gennaro. In questo reparto nessuna variazione.
In difesa, in due hanno fatto le valigie: Pavard in prestito all’Olympique Marsiglia e Valentin Carboni in prestito al Genoa. Questi vuoti sono stati colmati con Akanji in prestito dal Manchester City e Palacios di rientro dal Monza. Per il resto tutto confermato: Bastoni, Bisseck, De Vrij, Darmian, Dumfries, Dimarco, Acerbi e Carlos Augusto.
A centrocampo, via altre due pedine: Zalewski all’Atalanta, Asllani in prestito al Torino.Qui la società però è intervenuta abbondantemente con 3 innesti importanti: Susic dalla Dinamo Zagabria per 14,6 mln di euro, Diouf dal Lens per 20 mln di euro e Luis Henrique dall’Olympique Marsiglia per 22.8 mln di euro. Sono stati poi confermati: Calhanoglu, Barella, Frattesi, Zielinski e Mkhitaryan.
In attacco, 3 partenze: Taremi all’Olympiakos, Arnautovic alla Stella Rossa e Correa al Botafogo. In questo reparto l’investimento più consistente è rappresentato da Bonny dal Parma per 23 mln di euro. C’è stato pure il rientro dal prestito allo Spezia di Pio Esposito. Oltre a loro la supercoppia confermatissima, Lautaro Martinez-Thuram.
L’Inter di Chivu gioca con il 352, facendo iniziare l’azione dal basso in cui vengono coinvolti i 3 difensori e dove occorre pure il portiere. Si attende il movimento dei centrocampisti (fra tutti Calhanoglu) che si dispongono in modo tale da ricevere palla. Gli esterni (Dimarco/Carlos Augusto da una parte e Dumfreis/Luis Henrique dall’altra), larghi e avanzati, rappresentano un’immediata soluzione offensiva. La manovra quando si sviluppa orizzontalmente, coinvolge tutta la squadra da destra a sinistra e viceversa. Spesso i due quinti vanno ad allinearsi agli attaccanti, dando maggiore apporto ad una possibilità di rifinitura. La linea difensiva si muove di reparto. Il difensore centrale si concentra sull’attaccante avversario e i due braccetti stringono per un’eventuale raddoppio di marcatura. Nella fase di ripiegamento, i due quinti si abbassano e presidiano le zone esterne. La squadra tende a chiudersi e intasano gli spazi. Con una densità così ben formata, sono più facili i raddoppi di marcature.
Contro il Verona mancheranno per infortunio Di Gennaro fra i portieri, Darmian fra i difensori e Mkhitaryan fra i centrocampisti. E’ probabile che per la gara del Bentegodi, mister Chivu effettui qualche turnover in vista dell’impegno di Champions del 5 novembre. Ipotizzando l’11 che scenderà in campo, oltre a Sommer in porta, nel pacchetto arretrato dovrebbe esserci Acerbi centrale, affiancato dai braccetti Akanji e Bastoni. A centrocampo, l’inamovibile Calhanoglu, coadiuvato da Barella e Susic che cerca conferme dopo il gol segnato alla Fiorentina; esterni Luis Henrique e Carlos Augusto per far rifiatare Dumfries e Dimarco. In attacco Lautaro Martinez e il recuperato Thuram, anche se Chivu potrebbe preferirgli Bonny.
Questa la probabile formazione dell’Inter contro l’Hellas:
Sommer;
Akanji, Acerbi, Bastoni;
Luis Henrique, Barella, Calhanoglu, Susic, Carlos Augusto;
Bonny, Lautaro Martinez
In panchina: Calligaris, Palacios, Bisseck, De Vrij, Dimarco, Dumfries,
Frattesi, Diouf, Zielinski, Esposito, Thuram

