IL PAGELLONE DI VERONA-CAGLIARI: Belghali e Serdar su tutti. Cham e Nelsson si inceppano su 2-2

MONTIPO’ 6 Davvero può nulla sulla bomba di Idrissi, che accorcia le distanze. E anche su Felici, che entra in area con una facilità clamorosa. Fino a lì era rimasto inoperoso a guardare da una posizione più che privilegiata.
NUNEZ s.v. Messo ko dopo solo un minuto, in seguito a uno scontro aereo. Rimane intontito qualche minuto, si rialza, ma deve arrendersi per la botta rimediata alla spalla.
BELLA KOTCHAP 6.5 (dal 15° p.t.) Questa è una bella sorpresa. Ce l’hanno fatto vedere più che altro come uno tutto muscoli e poca tecnica. E invece le cose ci sono entrambe. Si piazza al centro della difesa e non fa “rimpiangere” Nelsson che si sposta a fare il braccetto destro. Bravo negli anticipi su Borrelli, che è un bel bestione. Non male anche quando ha il pallone tra i piedi.
NELSSON 5.5 Gioca una partita perfetta, sempre al posto giusto, nel momento giusto. Pulito, coi tempi e i giri giusti. Almeno fino al gol del pareggio di Felici. Non si capisce perché vada a terra in quel modo, perdendo l’equilibrio in maniera inspiegabile. Inevitabile che questo errore condizioni il giudizio in maniera negativa. E lo capisce anche lui, perché al triplice fischio finale non riesce a darsi pace.
VALENTINI 6 Bada al sodo, rimane tanto legato alla sua posizione, senza scoprire la difesa. Il suo lo fa sempre bene, con interventi provvidenziali. Gli manca ancora l’impostazione del gioco da dietro. E lui il mancino per farlo bene ce l’ha eccome.
BELGHALI 7 I riflettori e le attese sono sempre puntati su Orban e Giovane. Questo toglie pressioni ma, troppo spesso, anche tanti meriti a questo ragazzo che è un piccolo fenomeno. Qualità stellare e giocate sempre meravigliose da vedere, mai banali e, soprattutto, sempre utili. E’ tutta sua la sgroppata clamorosa che dà l’inizio all’azione che porta al raddoppio del Verona. Se manterrà questo livello ci farà sognare.
FALLOU 5 (dal 26° s.t.) Si perde Felici e la frittata è fatta.
SERDAR 7 Altra partita monumentale del capitano che conferma uno stato di grazia notevole. E’ ovunque, con estrema lucidità e qualità da vendere. Con Gagliardini l’intesa cresce di partita in partita e sapere di avere le spalle coperte gli permette di giocare tanto nella metà campo avversaria. Rischia, infatti, di segnare, ma prima Caprile e poi la traversa gli negano la gioia del raddoppio gialloblù.
GAGLIARDINI 6.5 Al di la del gol da navigato bomber d’area, con l’aggiunta di quel giusto pizzico di culo, altra prestazione di spessore per l’ex Atalanta e Inter. In mezzo al campo difficile che sprechi palloni. Gioca a corto raggio, ma è sempre prezioso. Fisicamente sta bene e si vede. In occasione del pareggio del Cagliari prova a mettere il corpo davanti a Felici, ma era una missione quasi impossibile.
AKPA AKPRO 5.5 Non particolarmente efficace e molto falloso, sia nella gestione della palla, sia proprio sugli avversari. Si becca infatti un cartellino giallo che a lungo andare lo condiziona e non poco. Fatica tatticamente, non riuscendo mai a trovarsi un posto al sole. Rimane nello spogliatoio dopo il primo tempo.
BERNEDE 6.5 (dal 1° s.t.) Molto meglio rispetto ad Akpa Akpro, per qualità, energia e utilità. Corre bene, mai a vuoto e si piazza in quella zona del campo che più gli piace, subito dietro le punte. Bene.
BRADARIC 5.5 Meno spumeggiante del solito. Non spinge con la stessa concretezza e dal suo mancino non partono cross degni di questo nome. Poco preciso, anche nelle cose più semplici. Gli capita di perdere un paio di palloni sanguinosi che, fortunatamente non si trasformano in nulla di pericoloso.
GIOVANE 7 Sempre prezioso, per qualità e per sacrificio. A volte anche troppo, occorre dirlo. Gioca a tutto campo, e la sensazione è che le cose che fa siano sempre potenzialmente un danno per gli avversari. Suo il calcio di punizione per la testa di Gagliardini, che segna. Suo l’assist per il raddoppio di Orban. Sono uno di quelli che lo terrebbe sempre in campo. Ma finisce mezzo azzoppato e Zanetti è costretto a richiamarlo in panchina.
SARR s.v. (dal 32° s.t.)
ORBAN 6.5 Quando sbaglia quel gol facile facile, di testa, solo davanti a Caprile, viene da pensare che ci sia una maledizione. Sicuramente ci rimugina e si perde un pochino. Esce dalla partita per qualche minuto di troppo. L’autostima torna quando gli arriva un assist d’oro di Giovane, che non può fare altro, almeno questa volta, che trasformare in gol.
HARROUI s.v. (dal 32° s.t.)
ALL. ZANETTI 6 - E’ sicuramente un Verona meno bello, ma più pratico. Meno scintillante, ma più concreto. E, soprattutto, attento a non concedere nulla agli avversari. Ci riesce per 77 minuti di partita, poi l’Hellas butta una vittoria che era fondamentale, visto il vantaggio di due gol. Non mi è piaciuta la gestione dei cambi, soprattutto quello di Orban, che poteva tornare utile col Cagliari sbilanciato in avanti a cercare il pari. Ora deve essere bravo a gestire questo pareggio di testa, perché rischia di essere difficile da digerire.
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