Hellas Verona di Giovanni Vitacchio , 06/04/2025 15:29

IL PAGELLONE DI TORINO-VERONA | Sarr ci crede, Bernede si illumina. E Tchatchoua (ancora)...

Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu
Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu

MONTIPO’ 7 Una parata nel primo tempo su Elmas, una nella ripresa. Ed è quella che conta davvero perché è il rigore di Adams, che il portiere gialloblù neutralizza anche facilmente. Il Toro non lo impensierisce, merito anche dell’atteggiamento della squadra che fa di tutto per tenere il pallone lontano dall’area di rigore.

GHILARDI 7 Altra grande partita per il giovane talento gialloblù. Dalle sue parti gironzola Elmas, che è il più pericoloso dei suoi, ma Daniele gli concede esclusivamente qualche tiro da fuori, che non può impensierire Montipò. L’unica volta che l’esterno del Toro cambia zolla di campo e davanti si trova Dawidowicz e non Ghilardi, segna. Vorrà pur dire qualcosa. Sempre attento, pulito nelle giocate, bravo nelle chiusure, con quel pizzico di malizia che non guasta mai.

COPPOLA 7 Adams si è visto solo per il rigore sbagliato. Per il resto, Coppolone lo spazza via dal campo, quasi senza sudare la maglia. Personalità, attenzione e grande autorevolezza nel dirigere tutta la retroguardia. Altro tassello di una stagione da ricordare e dalla quale bisogna ripartire per costruire il Verona del futuro.

VALENTINI 6.5 Lo avevamo già capito, ma Zanetti lo ha confermato in conferenza stampa, questo ragazzo è giusto per il Verona. Grande temperamento, paura mai avuta. Fa subito sentire la sua presenza in campo, soprattutto agli avversari. Chiude sempre bene e anche tatticamente sta diventando un fattore: sono tante infatti le imbeccate per gli attaccanti che partono dal suo sinistro dolce dolce. Uno sforzo per tenerlo, io lo farei.

TCHATCHOUA 5.5 Non ha un compito facile contro il Toro, perché sulla sua fascia di sono Biraghi ed Elmas. E quest’ultimo un paio di volte gli va via troppo facilmente. Ma, nel complesso, tiene, seppur con qualche sbavatura. Come contro il Parma, i problemi arrivano quando attacca ed è veramente un paradosso. Tante possibilità di cross, e altrettanti errori. Sbaglia sempre la misura: una volta troppo lungo, una volta troppo corto, una volta nemmeno arriva in area di rigore. Ha più qualità di così ed è lecito aspettarsi che le faccia vedere.

DAWIDOWICZ 6 Meno appariscente rispetto al Parma, ma non per questo meno utile. Tira su la diga, sulla quale va a schiantarsi sistematicamente il centrocampo granata. Fisico e determinazione, su un campo delicato e contro un linea di metà campo del Toro di grande qualità. Non perfetto sul gol di Elmas, vuoi perché perde un po’ l’equilibrio, vuoi perché va un po’ troppo mollo nel contrasto.

DUDA 6.5 Sembra quasi che sia finalmente riuscito a controllare quell’irruenza che in tante partite gli è costata dei cartellini sanguinosi. Gioca sempre con la stessa tensione, ma ora la fa fruttare diversamente, a tutto vantaggio della squadra. La sua grande qualità sta tutta nel saper dettare il ritmo della partita e far viaggiare il pallone alla velocità che decide lui. Quando poi lo fai di fronte a un centrocampo di grande qualità come quello del Toro sembra tutto ancora più bello.

LAZOVIC 5.5 (dall’87°) Ha sul destro il pallone per l’1-2 del Verona, ma lo cicca clamorosamente. Peccato.

BRADARIC 6 Timidino nel primo tempo, non approfitta dell’ispirazione di Bernede che più una volta cerca la sponda. Cresce nella ripresa e quando trova il varco ci si infila con convinzione, andando fino in fondo. Anche lui conferma, partita dopo partita, di essersi abbondantemente meritato la maglia da titolare.

BERNEDE 7 Parte un po’ imballato, e subito il ricordo va alla partita contro il Parma, a dir poco sottotono. E invece gli basta andare vicino al gol con un bel tiro da fuori che va fuori di un niente per entrare nel match. Prende fiducia, ruba un paio di palloni e rilancia prontamente le azioni del Verona con imbeccate al bacio per gli attaccanti. Quando gira la testa, le gambe vanno che è un piacere. Ed è un piacere vederlo in campo, forse per la prima volta dentro le idee della squadra.

KASTANOS s.v. (dall’80°)  

SARR 7 Contro il Parma troppo indolente, contro il Torino grande combattente. E beccatevi pure sta rima. Dentro la partita sin da subito, fisicamente sembra stare molto bene. Come Mosquera, si avventa su ogni pallone possibile, corre come un matto e proprio quella voglia di crederci sempre gli procura un gollonzo tanto brutto quanto importante. Questo deve fare, crederci sempre, perché i risultati poi arrivano.

AJAYI s.v. (dall’80°)

MOSQUERA 6.5 Come contro il Parma parte fortissimo e si procura subito una grandissima occasione: un bel destro piazzato va fuori per una questione di centimetri. La differenza rispetto agli emiliani è che rimane in partita e combatte su ogni pallone. Non sta mai fermo, si sacrifica e cerca sempre di sporcare le traiettorie del Toro. Ha diverse situazione per poter segnare, ma la lucidità lo abbandona nei momenti decisivi. In ogni caso, super dedizione alla causa.

LIVRAMENTO 5.5 (dal 70°) Si prende subito un giallo per un fallo inutile ed evitabile su Milinkovic-Savic. Rischia poi il rosso solo pochi minuti dopo. Nel mezzo sciupa una buona occasione. Non centratissimo.

ALL. ZANETTI 7 In emergenza totale, senza Serdar, Tengstedt, Suslov, Faraoni e Niasse, si va a prendere un punto fondamentale su un campo difficilissimo e contro una squadra in grande fiducia. E se fosse stato un incontro di boxe, il suo Verona avrebbe tranquillamente vinto ai punti. Il traguardo è sempre più vicino e le partite da giocare sempre meno. Non lasciamoci andare a trionfalismi inutili, perché l’Hellas non è salvo. Ma questo deve essere l’inizio di un percorso di consolidamento e quindi iniziamo a guardare cosa fare domani, perché manca poco. Complimenti al mister, che nelle difficoltà ha saputo costruire una squadra che non avevamo visto nella prima metà del campionato. Pensare se avessimo avuto sempre i nostri “fenomeni” in salute.

PER COMMENTARE CLICCA QUI