Hellas Verona di Stefano Rasulo , 08/01/2025 15:47

TOP & FLOP | Montipò torna saracinesca, Giuntoli per ora bocciato

Montipò (foto hellasverona.it)
Montipò (foto hellasverona.it)

Nella settimana degli 0-0 Sir Claudio si conferma re di Roma. Il ritorno di Montipò formato saracinesca, Conte: che lezione a Palladino. I disastri di coppa di Motta e Gasperini. Ecco i top e i flop della giornata, allargati alla supercoppa.

 

TOP

 

RANIERI. Vince il derby più pesante e importante della sua storia romana (5 su 5), rilanciando il figliol prodigo Pellegrini, tre volte in panchina nelle ultime cinque, e ridando entusiasmo ad un popolo romanista fortemente provato dall’esonero di De Rossi prima e dalla parentesi negativa con Juric poi. Se non è già il salvatore della patria poco di manca.

 

MONTIPO’. La parata su Atta che salva il risultato e il primo (meritato) pareggio della stagione del Verona è la fotografia di questo positivo inizio 2025 in casa gialloblù. Non solo l’episodio, ma anche tutto il resto (uscite, leadership, presenza). Se si è definitivamente ritrovato, ed è la speranza di tutti, lo capiremo già da Napoli.

 

CONTE. La lezione a Palladino è una delle notizie di giornata. Senza Kvara e Politano il Napoli è andato a Firenze da squadra superiore, dominando l’avversario. Tre a zero che comporta riflessioni diverse: su un Napoli seriamente in corsa per il campionato e su una Fiorentina a cui finora forse è andato tutto fin troppo bene.

 

PICCOLI. Dopo il Verona ancora un gol decisivo in una sfida diretta per la salvezza. Con quello al Monza sono 5 in campionato, gol che hanno fruttato da soli 8 punti e contruibuito al successo di Parma. Tra le piccole l’attaccante in questo momento più decisivo nella corsa alla salvezza.

 

VIEIRA. Da quando ha sostituito (non senza dubbi e perplessità) Gilardino viaggia ad una media di 1,43 punti, è imbattuto in trasferta, ha perso solo in casa col Napoli e conquistato 2 vittorie e 4 pareggi. Nella travagliata stagione genoana, passata anche per il tesseramento finora incomprensibile di Balotelli, al momento la scelta più azzeccata.

 

 

FLOP

 

 

GIUNTOLI. Un mercato da oltre 150 milioni (come non succedeva da anni), per essere a 12 punti dalla prima e (a oggi) fuori dalla champions. Una scelta, quella di Motta, che finora è tutto tranne che vincente (11 pareggi in 18 partite e una supercoppa gestita malissimo) e la necessità di ritoccare ancora e profondamente la squadra (anche per le scelte dell’allenatore), per salvare la stagione.

 

GASPERINI. Una semifinale di supercoppa, dove tra l’altro ci sono in palo ricchi premi per i partecipanti, non può essere gestita come una partita normale. Le scelte iniziali con l’Inter, in particolare nelle rotazioni offensive, stavolta, non hanno convinto. Una piccola macchia in una stagione fin qui comunque straordinaria.

 

BARONI. Forse il primo momento da gestire nella sua avventura laziale. Dopo il filotto di risultati in Italia e in Europa si fa incartare da Ranieri nella partita che nella capitale vale quanto una stagione. Qualche scelta rivedibile, tanto nervosismo e i fisioligici mugugni causati da un derby perso. La prossima con il Como in casa non è né banale, né da sbagliare.

GIAMPAOLO. Tanta sapienza calcistica, l’ambizione della società di alzare il livello sostituendoGotti, ma i problemi sono rimasti gli stessi. Dorgu continua ad essere altalenante, Krstovic non segna e nonostante la prima vittoria col Venezia, la classifica è deficitaria come prima. Il percorso verso la salvezza del Lecce è ancora lungo, e la carta del cambio dell’allenatore è già stata giocata.

 

GALLIANI. Bocchetti doveva risollevare le sorti del Monza: sconfitta a Parma, sconfitta col Cagliari in casa (quinta consecutiva). Se sbagliare è umano (Nesta), perseverare è diabolico.