Cassano e l’addio al Verona: “Dicevo sempre ‘Fabio la squadra è scarsa’, poi avevo una panza…”

”Pecchia sta facendo bene al Parma. Il mio addio al Verona? lo gli ripetevo 'Fabio la squadra è scarsa. Lui mi rispondeva 'Antò, dai proviamo. Dopo tre giorni ho cambiato di nuovo idea. La situazione non era buona. Pazzini aveva problemi al ginocchio, Cerci anche non stava bene fisicamente, io ero dieci chili sovrappeso". Lo ha detto Antonio Cassano a “Viva el Futbol”.
“Sapete dove ho sbroccato a Verona? Ve lo ricordate Romulo? Nei primi due o tre giorni avevo una panza imbarazzante. Correvo, correvo, poi facciamo una partitella. Non giochiamo a tutto campo, giochiamo senza le due aree. Romulo giocava con me. Prende la palla, dribbla tutto in orizzontale. Alla terza volta gli ho detto 'Romulo, devi passare la palla avanti. Se continui a dribblare in orizzontale dopo c'è l'autostrada'. Lì è finita la mia storia a Verona. La sera sono andato da Fabio e gli ho detto che me ne sarei andato. A lui e al ds Fusco” ha sottolineato Cassano.
“Loro mi trattengono due o tre giorni, ma niente da fare. Non riuscivo più ad andare avanti e non avevo più voglia di fare sacrifici. Fabio mi diceva ‘Antò ci salviamo, giochi falso nueve con Bessa a sinistra e Cerci a destra'. Ma poi hanno fatto 7 punti nel girone d'andata” ha chiosato Cassano.