Hellas Verona di Gianluca Vighini , 29/09/2024 18:11

VIGHINI | Cinque considerazioni per spiegare la sconfitta con il Como

Zanetti, foto hellasverona facebook
Zanetti, foto hellasverona facebook

Prima considerazione: senza la vergognosa espulsione di Suslov, inventata letteralmente da Giua (nella migliore delle ipotesi arbitro inadeguato) questa partita il Verona non la perdeva mai.

Seconda considerazione. Se il Como avesse finito il primo tempo sul 3-0 non avrebbe rubato nulla. Però è anche vero che nel calcio i gol bisogna segnarli e che il portiere è un giocatore e che quindi se para non è uno scandalo (Montipò strepitoso). Quindi, sebbene il Como abbia dominato in lungo e in largo la gara era ancora apertissima.

Terza considerazione. Il Como è un’ottima squadra, ha speso cinquanta milioni sul mercato, è una grande mascherata da piccola. Ma il Verona del primo tempo, al netto di una differenza di classe tecnica è stato molto deludente. Sbagliato l’approccio, poca grinta, poca reattività anche a trovare le contromisure. Non può accadere. Ma il Verona del secondo tempo si è corretto. Zanetti ha fatto i cambi giusti, ha alzato il baricentro, probabilmente ha scosso la squadra nello spogliatoio. E’ rientrato in partita e proprio sul più bello quando si avvertiva che l’inerzia era dalla nostra parte è arrivato Giua a rovinare tutto.

Quarta considerazione. Il Verona prende gol con troppa facilità. C’è una fragilità nei centrali difensivi, chiunque essi siano (smettiamola col giochetto “meglio questo, meglio quello”) che è molto preoccupante. Forse ha ragione chi sostiene che il problema sia stato un po’ messo sotto il tappeto durante il mercato, forse andava affrontato con maggiore incisività. Probabilmente ci siamo illusi che gli attori della scorsa stagione potessero essere affidabili, invece stanno emergendo tutti i difetti “di fabbricazione” che purtroppo conoscevamo. Poco si può fare da qui a gennaio. In questi casi bisogna solo mettersi a testa bassa a lavorare, ma soprattutto bisogna riaccendere la testa.

Ultima e quinta considerazione. Non vorrei sbagliarmi ma vedo qualche giocatore che ha staccato la spina, anche in maniera inconsapevole. Chi forse si aspettava di andarsene al mercato, chi semplicemente è fragile di testa, chi è inesperto. Zanetti deve essere bravo e psicologo a recuperare questi giocatori. Bisogna farlo in fretta. Il Verona non può più aspettare.

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