L'AVVERSARIO DI COPPA ITALIA | Alla scoperta del Cesena, una mina vagante da non sottovalutare

“L’obiettivo è salvarsi e fare bene. Secondo me possiamo ripetere il cammino fatto dal Catanzaro, che l’anno scorso era una neo promossa“. Nell’intervista rilasciata lo scorso giugno al “Resto del Carlino” dal presidente John Aiello, tutta l’ambizione del nuovo Cesena. Società risorta dalle ceneri del fallimento del 2018 che, ripartita dai dilettanti, con la nuova proprietà americana (oggi interamente del gruppo JRL Investments) ha riconquistato la serie cadetta dopo un campionato di C non vinto, ma stravinto (96 punti, 21 di distacco dalla seconda, 30 vittorie, solo 2 sconfitte, 80 gol fatti, 19 subiti); e ora punta a rientrare nel calcio che conta dalla porta principale.
I PROTAGONISTI. Punta di diamante è il bomber da 20 gol nella passata stagione Christian Shpendi, nazionale under 21 albanese, fratello dello Steven passato l’anno scorso con poca fortuna all’Empoli. La valutazione sarebbe già intorno ai 4/5 milioni di euro ma il Cesena non vuole privarsene, confermando la linea dettata da Aiello nel post promozione: “Non dobbiamo cambiare troppo. Ma sicuramente non venderemo nessuno dei nostri fantastici giovani che sono stati e saranno fondamentali”. Già in orbita Under 21 azzurra è l’altro gioiellino “homemade”, il centrocampista Tommaso Berti, solo di passaggio (nella stagione 22/23) nella Primavera della Fiorentina. Nella cavalcata entusiasmante dello scorso anno, Berti, da trequartista, ha realizzato 6 gol, arricchiti da 8 assist. Nel gruppetto dei ventenni terribili cresciuti nel vivaio bianconero e lanciati in prima squadra da protagonisti anche il centrocampista Matteo Francesconi, a segno in Coppa Italia con il Padova e il difensore Simone Pieraccini, già chiamato per uno stage dalla Nazionale Under 20.
IL MERCATO. A una squadra giovane che sale di categoria cosa aggiungere se non un po’ di esperienza? Dev’essere quanto hanno pensato i dirigenti del Cesena, a partire dal direttore sportivo ed operativo Fabio Artico, ex attaccante, che al Verona segnò uno degli ultimi gol della carriera, su punizione, nel finale di un Alessandria-Hellas terminato 2-1 nel campionato 2010/11. Quello in cui l’Alessandria, da terza, fu eliminata ai playoff dalla Salernitana, poi battuta nel doppio confronto in finale dal Verona diventato di Mandorlini dopo l’esonero di Giannini. Per consolidare la rosa sono così arrivati giocatori “di categoria”, come i difensori Magraviti (dal Brescia), Curto (dal Como) e i centrocampisti Calò (dal Cosenza) e Simone Bastoni (dallo Spezia, 88 presenze in serie A in carriera con le maglie di Spezia ed Empoli). Tra i nuovi arrivati anche Antonucci, esterno offensivo scuola Roma passato pure lui dallo Spezia e dal Cittadella e il 26enne laterale destro Ceesay, svedese, arrivato in prestito dal Malmoe. Un’operazione in “stile Sogliano”, in prestito con diritto di riscatto, per un giocatore che l’anno scorso ha avuto pochissimo spazio al Norrkoping, ma due anni, fa col Malmoe, ha giocato in Europa League.
LA SQUADRA. Il portiere è Matteo Pisseri, 340 partite in serie C alle spalle, ma anche un paio di campionati di B. Marchio di fabbrica del Cesena la difesa a tre, al centro del progetto tecnico di Toscano lo scorso anno e adesso del nuovo allenatore, Michele Mignani, l’anno scorso per il finale di stagione a Palermo e in passato tre anni al Bari. Nel debutto in Coppa Italia vinto 3-1 contro il Padova, hanno giocato Curto, Mangraviti e il confermato Prestia. I due esterni sono stati Ceesay e Donnarumma, laterale con una lunga militanza in B nel Cittadella. Nei tre di centrocampo il talentuoso Berti, il nuovo arrivato Bastoni e in mediana Adamo, che l’anno scorso, impiegato in un ruolo diverso, da centrocampista laterale, ha chiuso con 5 gol e 12 assist. In attacco, Shpendi e Kargbo, entrambi a segno contro il Padova.