Il Verona ha ormai deciso. Paolo Zanetti sarà il prossimo allenatore dell'Hellas, il successore di Marco Baroni sulla panchina gialloblù. Per il tecnico veneto, l'occasione della vita. Più volte negli ultimi anni Zanetti e il Verona si sono sfiorati, ma per un motivo o per l'altro non si erano mai incontrati. Zanetti è entusiasta di questa proposta. Verona rappresenta un traguardo importante per la carriera di questo giovane allenatore, un predestinato della panchina. Zanetti ha superato la concorrenza di Massimo Donati, finito nel mirino dei dirigenti veronesi dopo la straordinaria stagione al Legnago. Non è una “bocciatura” per Donati, che piaceva tantissimo sia a Setti sia a Sogliano. Sul piatto della bilancia ha pesato la maggiore esperienza di Zanetti, che ha già allenato in B e in serie A. Entrambi i profili avevano capacità professionale, conoscenze, voglia di mettersi alla prova in una piazza affascinante e importante come quella veronese. 

Zanetti ha ancora due anni di contratto con l'Empoli. Il Verona gliene offrirà uno  più un rinnovo automatico in caso di salvezza. La stessa formula adottata con Baroni che dopo il campionato veronese ha ricevuto proposte da mezza Italia, trovando alla fine la panchina della Lazio.

La durata del contratto e gli importi non sono un problema per Zanetti, pronto a tutto pur di venire all'Hellas. 

Oltre a Zanetti e a Donati, Sogliano ha incontrato anche altri allenatori. Vivarini del Catanzaro era un'opzione affascinante. C'è stato anche un approccio con Sottil e anche un contatto con Eusebio Di Francesco che ha quasi compiuto un'impresa clamorosa con il Frosinone, nettamente la squadra più debole del campionato, portata a pochi metri dal traguardo. Alla fine però, l'idea iniziale, quella di Zanetti, ha resistito.

Lunedì o al massimo martedì della prossima settimana ci sarà l'ufficialità. Poi partirà il mercato, in cui la società cercherà di limitare i sacrifici, andando alla ricerca dei migliori profili per un campionato che come sempre sarà duro, difficile e sofferto con un solo grande obiettivo ancora davanti: raggiungere un'altra salvezza.