Hellas Verona di Redazione , 07/06/2024 8:20

Noslin, da rider alla Serie A: "L'Hellas è un club speciale, Baroni ha creduto in me"

Noslin
Noslin

"Sono molto felice per me e per il Verona, che ha vissuto una stagione particolare. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. L'Hellas è un club speciale, l'ho capito appena arrivato. Baroni? Ho subito capito che con lui avrei lavorato molto bene. Mi ha aiutato tanto ad ambientarmi. Come ho detto altre volte, non mi aspettavo di partire subito titolare, anche se ho sempre lottato per farlo, in qualsiasi squadra e categoria. Baroni ha creduto in me, gli auguro ovunque andrà di fare una stagione altrettanto soddisfacente come quella appena finita a Verona”. Lo ha detto, a La Gazzetta dello Sport, Tijjani Noslin.

L’attaccante olandese ha proseguito: “Ho lottato ogni giorno per questo, attraversando momenti duri come quando ad Amsterdam facevo il rider, cioè le consegne, da Subway per integrare lo stipendio da dilettante. Mia mamma è stata sempre la mia prima tifosa. Ha sempre creduto nelle mie qualità fin da piccolo, ancora più di quanto facessi io. Con mia sorella, è la persona a cui devo di рiù".

Il giocatore dell'Hellas ha aggiunto: “Centravanti o ala? Da piccolo ero centravanti. Poi, a 12-13 anni la mia bassa statura stava diventando un problema. I marcatori erano più alti, forti e veloci di me e ho dovuto cambiare ruolo. Ala, centrocampista. Baroni mi ha messo subito centravanti, risvegliando il mio primo istinto ma spostandomi spesso in fascia anche nella stessa partita. Ha capito tutto. Il resto l'hanno fatto i nostri fantastici tifosi, che ci hanno sempre sostenuto anche nelle trasferte più lunghe. Con queste cose si va lontano, e noi lo abbiamo dimostrato”.

“A Verona sono felice. Vivo solo, non sono fidanzato (ancora...). Mi piace fare altri sport (padel) e dormire. Esco spesso con i compagni, Suslov, Tchatchoua, oltre che con i nuovi Tavsan, Swiderski, Belahyane... Un gruppo vincente si costruisce anche fuori dal campo” ha chiosato Noslin.