Da oggi anche l'Hellas Verona avrà un proprio centro sportivo. La società scaligera ha infatti vinto stamattina l'asta fallimentare per l'acquisizione del Bottagisio Center, asset finito nel fallimento del Chievo, il gioiello voluto da Campedelli nel 2014. 33 mila metri quadrati costati al tempo 6 milioni e mezzo di euro, valutato dodici milioni in una prima stima e che l'Hellas si è aggiudicato in meno di mezz'ora di asta ad una cifra vicina a tre milioni di euro.

L'asta è avvenuta nello studio dei curatori fallimentari l'avvocato Francesca Malfatti e il commercialista Matteo Tommasi.

Il Bottagisio Center è una struttura polifunzionale che oltre al calcio ospita palestre per la scherma e un centro canoistico all'avanguardia.

Il Verona ha già annunciato che ristruturerà il centro sportivo adeguandolo alle proprie esigenze. Qui ci giocheranno le squadre giovanili, mentre la Primavera e la prima squadra resteranno a Castelnuovo del Garda nell'attuale struttura.

Anche la sede non si sposterà da via Olanda.

Setti è riuscito così a dotare la società di un centro sportivo che è sempre stato uno dei suoi pallini. Più volte in questi anni il presidente del Verona aveva cercato una sistemazione, magari acquisendo dei terreni anche in provincia e poi cercando di acquistare il Payanini Center ma non vi era mai riuscito. 

Ironia della sorte, il Verona centra un obiettivo così importante acquisiendo un simbolo della società rivale, per tanti anni rappresentante di Verona in serie A, fallita nel giugno 2022 dopo l'estromissione dalla serie B, per i debiti accumulati con il fisco.

Un crac che oltre a travolgere il Chievo ha messo anche in liquidazione la Paluani, che deteneva oltre l'80 per cento del club, acquisita recentemente dal gruppo Sperlari che ha permesso di continuare l'attività.

E proprio stamattina i tifosi del Chievo hanno affisso uno striscione ricordando che comunque vada quello resterà sempre uno dei simboli della storia clivense.