Cioffi: Gli ultimi arrivati dal mercato? Meglio tardi che mai... ora vedo una logica VIDEO
Queste le principali dichiarazioni dell’allenatore gialloblù Gabriele Cioffi, rilasciate nella vigilia di Verona-Sampdoria, match valido per la quinta giornata della Serie A in programma domenica 4 settembre, alle ore 18, allo stadio ‘Bentegodi’.
Con la Sampdoria si deve vincere… “Preferisco dire si vuole vincere. Il dovere porta solo pressioni negative. La volontà è invece grande. La Sampdoria è molto simile a noi per certi aspetti, un avversario ostico e con qualità”.
L’ultimo giorno di mercato mercato ha portato Hrustic e Verdi. “Meglio tardi che mai. Sì sono molto contento, sono due giocatori di qualità. Ma Verdi non è in condizione. Probabilmente lo è di più Hrustic che è quasi pronto a giocare. Entrambi comunque saranno convocati”.
Ci racconta come ha vissuto questa estate? Che valutazione da al mercato? “Non mi sono mai sentito un elemento giudicante in questo senso, credo che il contraddittorio non solo nel calcio, ma nella vita, sia importante. Ecco perché mi sono sempre espresso in serenità. Del mercato sì, sono soddisfatto, ma non dò giudizi perché faccio parte di una squadra ed è così che credo si debba ragionare. Credo che la squadra abbia chiuso un ciclo e per aprirne un altro debba avere competizione. E questa è arrivata, dietro come in mezzo. Vedo una logica ritrovata, sono contento di poter lavorare finalmente su un gruppo”.
Che Sampdoria ti aspetti? “Una squadra viva, allenata da un signor allenatore e che stimo molto, amato dalla piazza perché ha un’idea di calcio decisa. Ci aspettiamo una partita molto difficile”.
Come si gestisce un ragazzo come Kallon dopo quell’esordio? “Va sfruttata e lasciata esprimere tutta la ventata di freschezza dei nuovi arrivati, ha alzato la soglia dell’attenzione di tutti e su questo dobbiamo insistere”.
Quanto punterà su Doig? Ci sarà alternanza con Lazovic? “Darko per me è un giocatore importantissimo, che vorrei sempre in campo se il rendimento è di livello. Questo vale per tutti, se c’è competizioni si alza il livello e il senso di appartenenza si fa più forte”.
Da Genova lamentano torti arbitrali: cosa ne pensa? “Il lavoro dell’arbitro è difficilissimo. E’ fatto di istinto, decisioni veloci e in un certo senso assomiglia a quello dell’allenatore, dove in poco tempo devi prendere decisioni. Ho grande rispetto e non mi sono mai lamentato a riguardo”.
Ha potuto apprezzare il calore del tifo gialloblù: quanto sarà importante? “I tifosi ci sono stati vicinissimi e non vediamo l’ora di regalargli gioia e continuità”.