ERA PAPERELLA, DIVENNE GARELLIK: LA STORIA DEL LEGGENDARIO PORTIERE DELLO SCUDETTO (VIDEO)
Claudio Garella nasce a Torino il 16 maggio 1955. Prima di vestire la maglia dell’Hellas Verona gioca nel Torino, nello Junior Casale, una società piemontese, nel Novara, nella Lazio e soprattutto nella Sampdoria.
Prima di venire a Verona era famoso per le “garellate”, clamorose papere che gli valsero anche il nome di “Paperella”. Arrivò a Verona nel 1981 proprio all’inizio del ciclo che portò poi il Verona a vincere lo scudetto nel 1984 85.
Celebre anche per parare con efficacia con qualsiasi parte del corpo, di lui l’avvocato Agnelli disse con un po’ di veleno, che “con i piedi Garella è il più forte portiere del mondo”.
Garella con la maglia del Verona divenne Garellik, grazie alla penna di Valentino Fioravanti, cronista dell’Arena che gli affibbiò il nomignolo diventato poi un marchio.
Nell’anno dello scudetto passò alla storia dopo la gara con la Roma il 21 ottobre 1984 quando fermò in ogni modo Toninho Cerez, fantastico centrocampista brasiliano giallorosso..
Sempre nell’anno dello scudetto, Garella fu al centro di un’aspra polemica quando il cronista di tutto il calcio minuto per minuto, il mitico Ameri, voleva dare a lui tutti i meriti del pareggio del Verona contro il Napoli. Frasi che non piacquero a mister Bagnoli.
La carriera di Garella continuò poi a Napoli dove conquistò nella squadra di Maradona un altro storico scudetto. Passò poi all’Udinese e finì la carriera ad Avellino dove subì un brutto infortunio che lo costrinse a smettere di giocare.
Successivamente ebbe poca fortuna come allenatore e recentemente si era lamentato in qualche intervista che il mondo del calcio lo avesse dimenticato. Ma non è così. Nessuno può dimenticarsi a Verona di “Garellik”, il leggendario portiere dello scudetto dell’Hellas.