IL DIBATTITO. Ma davvero il Verona può "pensare in grande"?

“Il Verona ha tutte le carte in regola per pensare in grande”.
Ha ragione dunque Andreazzoli che dopo la sconfitta del Bentegodi ha elogiato in questa maniera il Verona?
Qual è la dimensione della squadra di Tudor, issata a quota 19, a ridosso delle grandi del campionato?
Davvero è solo la salvezza l’obiettivo massimo di questa stagione? In casa scaligera non ne vogliono nemmeno parlare. Il Verona è uscito dalla crisi iniziale, dopo l’esonero di Di Francesco, imnnestando una marcia da grande.
Se si prendessero in esame le partite dell’ultimo mese il Verona sarebbe primo con Inter e Atalanta, avendo conquistato 11 punti, grazie alle vittorie contro Lazio, Juventus ed Empoli e ai pareggi con Udinese e Napoli. Roba da accendere i fuochi dell’entusiasmo e che inevitabilmente vedono Tudor vestire i panni del pompiere.
Il Verona è già a metà dell’opera praticamente. Alla salvezza mancano ancora 20, 21 punti. Quota 40 è il faro della stagione, che permetterebbe al Verona di restare in serie A per il terzo anno di fila. Solo dopo questo traguardo ci si potrà dedicare ad altri sogni.