Zanetti: "Atteggiamento presuntuoso, non possiamo permettercelo, obiettivo è la salvezza"

"Abbiamo sbagliato completamente l'approccio alla partita, la Lazio è una squadra forte ma abbiamo fatto l'esatto opposto rispetto alla scorsa settimana a Udine. Anche se ci sono degli alibi, abbiamo messo subito la partita su un binario difficile e torniamo a casa con una sconfitta. Dobbiamo rimanere lucidi, abbiamo 15 giorni per lavorare sodo su tante cose, per crescere fisicamente e amalgamarci meglio. Dobbiamo fare in modo che questa sconfitta ci lasci qualcosa di positivo per il futuro, oggi siamo scesi in campo non con l'atteggiamento di chi si deve salvare. Eravamo presuntuosi e non possiamo permettercelo". Lo ha detto Paolo Zanetti dopo la brutta sconfitta all'Olimpico contro la Lazio di Sarri (4-0).
Il tecnico del Verona ha continuato: "Ultimo giorno di mercato? Comunque non possiamo avere questo approccio. Al-Musrati e Bella-Kotchap non avevano fatto neanche un'amichevole, Orban non c'era per motivi burocratici. La scorsa settimana abbiamo fatto una bella partita, oggi fatti due passi indietro. Bernede? Ha dato disponibilità, ha caratteristiche di un certo tipo e in queste partite forse vengono fuori i difetti. Oggi nei primi dieci minuti gli attaccanti della Lazio hanno fatto quello che volevano, eravamo passivi e con la qualità che hanno indirizzano subito la partita. Fortunatamente quest'anno non abbiamo così tanti nazionali, possiamo lavorare sulla squadra e abbiamo bisogno di tempo".
"Harroui è un giocatore molto importante per noi. Quando ci siamo alzati e abbiamo giocato in verticale abbiamo creato le nostre occasioni, abbiamo regalato i primi tre gol su errori nostri con due palloni in uscita e una punizione laterale. Questa è mancanza di attenzione e di senso del pericolo, per una squadra come noi non può succedere mai. Siamo tutti sorpresi, non ci aspettavamo una prestazione del genere dopo la settimana scorsa" ha continuato Zanetti.
"Confermerei le scelte iniziali di formazione? Alla fine i cambi sono due, il terzo è stato obbligato anche perché Cham era stato tra i migliori. Oggi però non c'entrano i singoli, il problema è stato l'atteggiamento. Veniamo da tre trasferte tra campionato e Coppa Italia, ora ritorniamo davanti alla nostra gente e i nuovi capiranno cosa significa giocare al Bentegodi. Dovremo dare una risposta a tutti quanti. Rosa? Italiani o no ormai è una cosa sdoganata, bisogna parlare inglese durante la settimana. Dobbiamo lavorare insieme, serve tempo per una squadra che ha perso tutte le colonne dello scorso anno. Abbiamo venduto giocatori importanti ma ne sono arrivati altri che sono forti, dobbiamo diventare squadra. Il calcio non si gioca sulla carta, si gioca in campo e servono gli atteggiamenti giusti. Se pensavamo di essere già avanti probabilmente non lo siamo, questa partita fa scattare un campanello d'allarme" ha chiosato l'allenatore dell'Hellas.