VERONA, PROSSIMO AVVERSARIO | Dopo il flop 2024/25, la Lazio riconferma la rosa e richiama Sarri

Sarà una Lazio con “il dente avvelenato” quella che affronterà il Verona nella serata del 31 agosto (ore 20.45), per la 2^ giornata di Campionato.
I biancocelesti allenati da Maurizio Sarri, tornato in riva al Tevere dopo il triennio 2021/22, 2022/23, 2023/24, hanno ciccato alla prima giornata perdendo a Como 2-0 e ora aspettano l’Hellas per rilanciarsi.
La rosa della squadra è pressoché rimasta immutata rispetto al 2024/25, al contrario della guida tecnica precedentemente affidata a Marco Baroni che deluse nell’ultima parte di stagione.
Con lui in panchina, dopo un’ottima partenza, la Lazio alla fine subì un forte calo di rendimento che gli valse il 7° posto in Campionato e l’esclusione dalle Coppe Europee (si ritrovò a pari punti con la Fiorentina, con quest’ultima in vantaggio negli scontri diretti).
I malumori della piazza e del club per il clamoroso flop, indussero dirigenza e allenatore a optare alla rescissione del contratto.
La riconferma in blocco della rosa da parte della società anche per il 2025/26, è dovuta ai problemi avuti dal club per non aver rispettato l'indicatore di liquidità, ovvero il parametro stabilito dalla Figc, valevole per l'ammissione alle campagne trasferimenti.
Il presidente Claudio Lotito non potendo effettuare acquisti, ha bloccato anche le cessioni dei giocatori più importanti, per non smantellare una rosa, che per lui merita fiducia e che andrebbe solo valorizzata, evidentemente con un altro allenatore.
Ecco quindi che al timone della Prima Squadra è stato richiamato Maurizio Sarri.
Nella rosa dunque, come detto, pochissimi volti nuovi.
Nel pacchetto portieri: Mandas, Provedel e Furlanetto.
In difesa ci sono i rientri dai prestiti di Kamenovic dall’Yverdon Sport e di Fares dal Panserraikos. Essi s’aggiungono a Marusic, Hysaj, Gila, Romagnoli, Provstgaard, Gigot, Patric, Nuno Tavares e Luca Pellegrini.
A centrocampo altro rientro: Cataldi dalla Fiorentina. Aggregato dalla Primavera alla Prima Squadra il giovane Munoz (classe 2005). A loro si sommano: Rovella, Belahyane, Guendouzi, Vecino, Basic, Lazzari e Dele-Bashiru. L’unica cessione nel reparto riguarda André Anderson (svincolato).
In attacco, altri due rientri dai rispettivi prestiti: Sanà Fernandes dal NAC Breda e Cancellieri dal Parma. Confermati: Zaccagni, Isaksen, Noslin, Pedro, Castellanos e Dia (in prestito dalla Salernitana). Il reparto ha perso il solo Tchaouna accasatosi al Burnely.
Contro il Verona mancherà in difesa lo squalificato Romagnoli e per infortunio Gigot e Patric. Altro assente in attacco è Isaksen (mononucleosi), mentre a centrocampo c’è il dubbio Vecino alle prese con noie fisiche.
Ipotizzando la probabile formazione che sfiderà i gialloblù, si prevede Provedel in porta e davanti a lui la difesa a 4 composta da Lazzari (in ballottaggio con Marusic) a destra e Nuno Tavares a sinistra; in mezzo Gila e Provstgaard. A dirigere le operazioni della mediana, Rovella, coadiuvato da Guendouzi e Dele-Bashiru (al momento più accreditato di Dia). In attacco, il terzetto Cancellieri (in vantaggio su Pedro), Castellanos e Zaccagni.
Questa la probabile formazione della Lazio (433) contro il Verona:
Provedel;
Lazzari, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares;
Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru;
Cancellieri, Castellanos, Zaccagni
Se al posto di Dele-Bashiru dovesse spuntarla Dia, la Lazio giocherebbe col 4231:
Provedel;
Lazzari, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares;
Guendouzi, Rovella;
Cancellieri, Dia, Zaccagni;
Castellanos