VIGHINI | Il valore delle amichevoli estive: indicazioni precise ma non facciamo drammi

Le amichevoli estive servono a tanti scopi: a trovare la condizione, a testare i pregi e i difetti di una squadra, a dare dei segnali. Le due utilissime amichevoli che il Verona ha fatto con il SudTirol e con il St Pauli, hanno dato chiare indicazioni che bisogna saper cogliere. Il primo dato è che quest'anno Zanetti sta lavorando su un gruppo sano, in cui non ci sono malumori e in cui il livello di conoscenza e affiatamento è decisamente superiore alla scorsa stagione. C'è in questa squadra, ormai lo possiamo dire con sufficiente certezza, un campioncino potenziale che potrebbe dare tante soddisfazioni anche a livello spettacolare. Giovane è sicuramente un talento, si vede e si "pesa" ogni volta che tocca la palla. Non è solo un finalizzatore ma un giocatore che "spariglia" le carte, che ha quella dose di classe che è oro colato in una squadra che si deve salvare. Giovane è sicuramente la nota più positiva di questa prima parte della stagione.
Il lavoro di Zanetti procede ma gravato da alcuni ostacoli. Se è il settore offensivo quello su cui lavorare in questo momento, bisogna purtroppo rilevare che è proprio lì davanti che ci sono le deficienze più gravi. Senza Sarr e Mosquera e senza, ancora, l'attaccante che deve sostituire il Tengstedt della passata stagione, Zanetti non può collaudare il reparto secondo quello che ha in mente. Il Verona, incredibilmente, è già in emergenza a stagione nemmeno iniziata.
E' banale e un insulto all'intelligenza di tutti, dire che al Verona serve come il pane un attaccante. Sarebbe superfluo ricordarlo anche agli "stucchevoli" nuovi proprietari del Verona, arrivati in Italia con l'illusione di poter fare il calcio di Setti. Invece stiamo proprio discutendo di queste cose: una squadra di calcio, soprattutto una squadra con ambizioni di crescita, richiede degli investimenti, anche minimi. Pensare di vendere a tanto ad ogni stagione e comprare a poco, (meglio ancora: a zero) è una formula da furbacchioni che però rischia di lasciarci con il sedere per terra. Scriviamo queste cose a scanso di equivoci (e che poi non si dica che nessuno ha avvisato che si stava andando contro l'iceberg) e con la speranza che anche quest'anno San Sogliano riesca a fare il solito miracolo. In questo senso è ancora più stucchevole e per certi versi vergognoso, apprendere che non solo ci sono difficoltà immani a rafforzare la squadra ma che la medesima sta per essere smontata con un'ulteriore plusvalenza: quella di Tchatchoua, per la cronaca la quarta da quando questo fondo americano si è insediato a Verona.
Ovviamente per emettere giudizi definitivi aspettiamo la fine del mercato, sperando che questi allarmi sortiscano anche qualche effetto e magari qualche rinsavimento. Intanto non farei però dei drammi per avere perso 1-0 col St Pauli per un gol che probabilmente era anche in fuorigioco. In queste giornate hanno perso l'Atalanta di Juric (e malamente), il Torino di Baroni, il Parma. E' calcio d'agosto, deve dare indicazioni, non sentenze definitive. Per fortuna.