CONFERENZA STAMPA | Nunez: "Felice di essere qui e non vedo lora di dimostrare il mio valore"

“Sono molto felice di essere qui. Quando ero all'Atletico Bilbao aveva un valore inestimabile abitare là e giocare nella squadra della città. Arrivato a Verona, ho capito che la gente adora il proprio club ed è questo che hanno in comune gli abitanti di Verona con quelli di Bilbao. Voglio dimostrare il mio valore in campo e nello spogliatoio con i miei compagni”. Così in sintesi il nuovo difensore del Verona, Unai Nunez, nella conferenza stampa del 31 luglio. Prosegue il giocatore ex Celta Vigo e Atletico Bilbao: “Il mio giocatore modello? Ho avuto la fortuna di giocare con ottimi giocati fin dall'inizio, sia nell'Atletico che nella Nazionale. Se devo dire proprio due nomi, Sergio Ramos e Fernando Amorebieta”.
Su cosa si aspetta da questa nuova sfida: “Vengo dalla Spagna che ha una delle leghe calcistiche più importanti del mondo. Anche l'Italia però con la sua Serie A ha una lega altrettanto importante. In Spagna ci si allena dal punto di vista tecnico e la stessa cosa l'ho ritrovata anche qui in Italia. Ci si aspetta anche una grande forza fisica ed è un valore che mi porto dietro dalla Spagna. Non vedo l'ora di iniziare anche per dimostrare a tutti il mio livello. Voglio dimostrare che posso giocare benissimo in Serie A e sono curioso di vedere a che punto è il livello del calcio italiano”.
Su un rivale che non vede l'ora di affrontare in Serie A: “Tante persone mi hanno detto di andare in Italia anche per sviluppare al meglio le mie qualità. Ecco da dove deriva la mia voglia di approdare qui. Ci sono tantissimi giocatori con cui voglio misurarmi. Le squadre sono tante e ognuna di loro ha tanti campioni. Non sto a fare nomi. Non vedo l'ora di iniziare la stagione”.
Sul modo differente di difendere in Spagna rispetto all'Italia: “Dalla Spagna ho seguito l'Italia e qui c'è tanto lavoro tecnico da fare. In Italia c'è un basso possesso e una bassa creazione di creazioni. Credo di potermi adattare e ho le qualità che mi chiede il mister per poterlo fare”.
Sul livello di squadra che ha trovato: “Sapevo che la squadra in cui sarei approdato sarebbe stata formata da giocatori validi e di livello. Con giovani di ottima prospettiva. A Folgaria ho visto che c'è molta forza fisica, un ottimo controllo palla e c'è un margine di miglioramento elevato. Gli obiettivi che si è prefissato il club siano raggiungibili e per essi non vedo l'ora di iniziare a lottare al meglio delle mie possibilità per ottenere i migliori risultati per questa stagione”.
Sulla formula con cui è arrivato al Verona, prestito con diritto di riscatto: “Sono grato alla società perché ha deciso di scommettere su di me. Questa scommessa mi potrà far crescere nelle mie qualità, ma ciò che io posso portare, può aiutare la squadra. Con la mia voglia di fare e con le mie qualità si potranno raggiungere ottimi risultati”.
Sul probabile terzetto titolare in difesa e sui tifosi gialloblù: “Tutta la squadra è valida. Ciò non vuol dire che io, Ebosse e Valentini saremo i titolari. Di volta in volta dovremo lottare e metterci in competizione fra di noi per poter giocare. Nulla va dato per scontato. Per quanto riguarda i tifosi, a Folgaria ho visto davvero molta gente. C'era e c'è tanto entusiasmo. Farò il massimo nelle mie possibilità per fare in campo ciò che il mister mi chiederà”.
Sulla sua posizione in campo: “La verità è che gioco dove vuole il mister. A me vanno bene tutte e 3 le posizioni difensive, ma mi è più comodo giocare centrale e a destra perché la mia gamba dominante non è quella sinistra. Posso però adattarmi come vuole il mister”.
Se può diventare un leader: “Essere leader va dimostrato in allenamento e in partita. Anche Spagna era così. Devi dimostrarlo coi fatti e non con le parole. Devi essere sempre al massimo in ogni gara. Io non sono venuto qui con l'idea di fare il leader, però se è quello che mi viene chiesto dalla squadra, per me non ci sono problemi”.
Sulla sua famiglia: “Mio padre è un ex giocatore di calcio e anche mio fratello. Lui ha dovuto smettere da un anno per un problema al ginocchio, ma era veramente molto bravo. I miei zii hanno un bar vicino a Bilbao. Sono molto legato a loro e agli amici. Il mondo del calcio però funziona così. A volte è necessario spostarsi, anche per poter migliorare. Il Verona mi ha dato questa opportunità e l'ho colta al volo. Ad ogni modo, so che la mia famiglia e i miei amici verranno a trovarmi qui a Verona. A loro piace già la città e il cibo è fantastico. Quando giocherò, so che tra il pubblico ci sarà una parte di Spagna che mi guarderà”.
Sulle sue caratteristiche tecnico-tattiche: “Mi considero un giocatore aggressivo, abile nel corpo a corpo e quindi nelle contese uno contro uno. Me la cavo sia nel gioco aereo che con la palla sui piedi. Ho delle qualità interessanti e se il mister mi chiederà di applicarle, lo farò".