Hellas Verona di Gianluca Vighini , 13/07/2025 7:55

VIGHINI | Sarà il primo vero Hellas targato Sogliano

Sean Sogliano
Sean Sogliano

Da quando è arrivato al capezzale del Verona (moribondo e con un piede nella fossa), Sean Sogliano è stato artefice di almeno tre miracoli. Ha vestito in questi due anni e mezzo tanti vestiti: non è stato solo ds ma anche medico, team manager, per certi versi allenatore.

La stagione che è iniziata venerdì sarà la prima vera stagione targata “Sean Sogliano”.

In questi due anni e mezzo Sogliano ha lavorato su squadre che lui aveva costruito solo in parte, ereditando situazioni dal passato (allenatori, giocatori, dirigenti), accettando compromessi per il bene del Verona, cercando sempre di fare la miglior cosa possibile per la società, spesso non coincidente con la sua idea calcistica.

Ha lavorato nelle strette maglie del mercato, con i vincoli imposti sia dalla gestione Setti sia da quella della Presidio. Questo, va detto, non è mai stato un problema per Sogliano. Il ds del Verona sa lavorare con un “low budget”, pochi soldi, a patto che vi sia chiarezza nel messaggio mandato ai tifosi. Chiarezza e trasparenza sono le sue parole d'ordine. Unita alla terza e alla quarta: sofferenza e battaglia.

Ha vissuto malissimo lo scorso periodo di gennaio, proprio quando, a causa del cambio di proprietà, si era creata un'aspettativa in città che poi è stata disattesa. Lui stesso, probabilmente, si era illuso che le cose potessero cambiare per il Verona.

La sua abilità è stato capire che la realtà sarebbe stata identica al passato, si è rimboccato le maniche e dopo la sconfitta con l'Atalanta ha resettato a modo suo l'ambiente per arrivare all'ultima salvezza, la più dura e la più sofferta. Sicuramente la più difficile.

A maggio è finito un ciclo e parallelamente ne è iniziato un altro. Tanti giocatori del passato se ne sono andati, è rimasto però l'allenatore con cui Sogliano ha affinato un'intesa profonda e vera. Ciò sarà il valore aggiunto del Verona del prossimo anno.

Le terribili difficoltà della passata stagione hanno cementato il rapporto aiutando Zanetti a capire Sogliano e viceversa. C'è una stima reciproca tra i due, stima dettata dall'onestà delle intenzioni, ma c'è anche dialettica e qualche incontro-scontro, com'è giusto che sia. Vorrei sfatare questo mito del Sogliano padre-padrone. Non è vero. Il ds si tiene in mano giustamente il bastone del comando che è anche quello della responsabilità, ma è estremamente attento a rispettare ruoli, ambiti, situazioni. Zanetti è ragazzo di personalità, innamorato profondamente di Verona e del Verona. 

La prima cosa che Sogliano testa di un giocatore è la voglia e l'entusiasmo di lavorare, vivere e giocare a Verona. Vi posso assicurare che anche solo un velo di dubbio visto negli occhi di un giocatore in questo senso porta Sogliano a prendere strade diverse. Idem per l'allenatore. Zanetti ha dimostrato di voler rimanere qui, pieno di entusiasmo, di realismo ma senza chiedere nulla in cambio. Ha accettato un contratto annuale (con rinnovo automatico) e ciò ha pienamente convinto il ds. Sarà così per tutti coloro che arriveranno a Verona quest'anno. Ecco perchè, finalmente, questo sarà il primo vero Hellas costruito a immagine e somiglianza di Sogliano. Con pochi soldi, magari, ma certamente con tanti giocatori che saranno tutti sulla stessa lunghezza d'onda. Non ci sarà spazio per musi lunghi, per chi mugugna e crea un clima conflittuale e deteriorato nello spogliatoio. 

Sogliano sa cosa serve a Zanetti, ha chiesto pazienza perché per almeno tre ruoli, non si può sbagliare. Ha chiesto anche a Montipò di avere la testa sgombra e di non affrontare il campionato con dubbi e un contratto in scadenza. A Verona per lui c'è sempre posto, Lorenzo è un bravissimo ragazzo e già dà l'idea di aver capito il messaggio. Verona è il suo Real Madrid, si guardi intorno e veda qualche predecessore per capire che non v'è mondo al di fuori di queste mura…

La squadra verrà fatta anche quest'anno e a mio avviso sarà una buona squadra, più forte dell'ultima,  che lotterà come sempre per salvarsi. Restare in serie A sarà il nostro scudetto. Buon viaggio Verona.