Paolo Zanetti è intervenuto lunedì sera a Supermercato. “Ho sempre sognato di allenare una piazza come Verona e qui ho trovato quello che cercavo” ha detto l'allenatore della terza miracolosa salvezza consecutiva con il Verona. “E' stata una stagione durissima, ho coltivato il sogno di portare la squadra in salvo sei sette giornate in anticipo, una cosa straordinaria. Purtroppo sono usciti i nostri limiti. Ma questa squadra non ha mai mollato e quando il gioco si è fatto duro non ha mai tradito”. Zanetti ha parlato della convocazione di Coppola con la nazionale. “E' una soddisfazione enorme. Ho sempre avuto fiducia in lui, gliel'ho sempre detto. Diego mi ha mandato un messaggio commovente dopo la convocazione che preferisco tenere per me. Tornando ai giovani non ho fatto fatica a far giocare Belahyane, lui è sempre stato pronto, il posto se lo meritava. E il prossimo sarà Ghilardi, che ha fatto dei progressi eccezionali”. Sui due giorni in cui è stato in sospeso e sembrava potesse essere esonerato, Zanetti ha spiegato: “Abbiamo riflettuto sia io che Sogliano. Con il nostro ds c'è un rapporto onesto, tra persone vere. Ci siamo sempre detto tutto in faccia, senza problemi. Non sono andato alla cena di Natale per una mia decisione. Non era giusto. Dopo quel momento c'è stata la vittoria di Parma e da quel momento è cambiato tutto”. Infine un pensiero ai tifosi: “La salvezza è dedicata a loro. Ci sono sempre stati al nostro fianco, sono stati fantastici. Qualcuno ci ha abbandonato, ma succede così. Ma questa salvezza è per chi non ci ha mai lasciato soli”.