Hellas Verona di Giovanni Vitacchio , 18/05/2025 21:22

IL PAGELLONE DI VERONA-COMO | Lazovic decisivo, Ghilardi muro. Tengstedt fantasma come "Casper"

Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu
Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu

MONTIPO’ 6 Attento in un paio di occasioni rognose del Como. Così così sulle uscite, ma nei limiti dell’accettabile. Incolpevole sul gol da quattro metri di Caqueret. Lo stesso si può dire per tutta la difesa schierata? Dubito eh.

GHILARDI 6.5 Finisce anche lui nell’immobilismo del gol del Como. Ma non commette altre sbavature, gioca tranquillo e con personalità. Una prodezza, a dire il vero, la fa anche, perché salva un gol fatto su tiro di Paz a Montipò praticamente battuto. Quell’intervento da solo vale tutta la sua partita. Attento anche nei momenti finali di una partita tesissima.

COPPOLA 6 Sul gol del Como vale anche per lui il discorso fatto per Ghilardi. Poco reattivo sul suo diretto avversario Douvikas. Per il resto gestisce, anche se i lariani sono brillanti quando si avvicinano all’area di rigore. Ma non concede occasioni clamorose. Sente comunque un po’ la tensione, ma non si fa travolgere.

VALENTINI 6 Gioca in condizioni fisiche davvero proibitive, eppure, stringendo i denti, riesce a farsi rispettare, anche quando serve tirare qualche scarpata. Certo, non manca qualche inciampo, ma gli si può davvero dire poco per l’impegno che ci mette

TCHATCHOUA 6 Non so quanti polmoni abbia questo giocatore. Da un punto di vista atletico è devastante. Per quanto il Como vada veloce, fatica a contenerlo quando parte palla al piede. Il più grande mistero rimangono i piedi e alcune scelte incomprensibili. Gli capita spesso di fare la cosa più difficile e sbagliare quella più facile. Come nei secondi finali quando è ancora più dirompente, ma in maniera del tutto inconcludente.

DAWIDOWICZ 6 Una partita sicuramente complicata, col centrocampo del Como che ha decisamente un altro passo di quello del Verona. Come sempre ci mette il fisico e tanta generosità. Ogni tanto ci ricorda quali siano i suoi limiti tecnici, inciampando da solo nel pallone. Ma in qualche modo ne viene fuori. Zanetti lo toglie forse un po’ troppo presto. Diciamo che gli concede l’ultima passerella al Bentegodi, visto che Pawel non vestirà più la maglia dell’Hellas. E io mi sento di dire che è stato un onore vedere questo guerriero con addosso i colori gialloblù.

NIASSE s.v. (dal 33° s.t.)

SERDAR 5.5 Primo tempo pessimo, sempre in ritardo, sempre soverchiato dal centrocampo del Como. Non riesce a organizzare nulla di interessante per la fase offensiva dell’Hellas

BRADARIC 6 Torna titolare dopo la parentesi di Frese contro il Lecce. Il suo lo fa eccome, soprattutto in un primo tempo davvero poco convincente di tutta la squadra. Va spesso sul fondo per metterla in mezzo, ma gli attaccanti latitano. Attento anche in fase difensiva. Non è mai appariscente, ma ha imparato a essere concreto e a guadagnarsi con merito la maglia.

FRESE s.v. (dal 42° s.t.)

BERNEDE 5.5 In un Verona con idee davvero annacquate, nella prima parte di gara sembra uno dei meno peggio. Tanta grinta e voglia di andare più che altro a sporcare le trame del Como. Tenta ti accendersi anche nella metà campo dei lariani, ma lo fa a fasi alternate. Si impegna, ma oltre certi limiti, evidentemente, non riesce ancora ad andare.

LAZOVIC 7 (dal 16° s.t.) Il capitano di mille battaglie segna un gol che rischia davvero di essere fondamentale. Una rete bellissima, tra l’altro, per nulla facile-

TENGSTEDT 4 Concediamogli pure la condizione fisica non eccellente, dopo un infortunio davvero problematico. Ma così è davvero troppo. Non una cosa giusta, mai un’intuizione, la forza di crearsi lo spazio, l’occasione da sfruttare. Davvero un fantasma rispetto allo splendido attaccante visto prima dell’infortunio alla caviglia.

MOSQUERA 4 (dal 16° s.t.) Non si può sbagliare un gol come quello che sbaglia lui. In serie A una cosa del genere non si può vedere.

SARR 5.5 Primo tempo terribile. E la cosa che fa arrabbiare è che lui i mezzi li ha, soprattutto la velocità. Invece ogni tanto si addormenta in maniera veramente inspiegabile. Cresce nella ripresa, in coincidenza con la sostituzione di Tengstedt. Si abbassa, va più incontro al pallone ed entra più nel vivo della manovra gialloblù. E’ sfortunato perché becca una traversa con un bel colpo di testa, pochi secondi prima del gol del pari di Lazovic

KASTANOS s.v. (dal 42° s.t.)

ALL. ZANETTI 6 Costretto a fare a meno di Suslov e Duda, ripropone Dawidowicz in mezzo al campo, lascia fuori Niasse e rimette Bradaric a sinistra. Il primo tempo è una sofferenza, i suoi ragazzi lottano, ma quando vanno sotto non riescono a reagire. Decisamente meglio nella ripresa quando, complici anche i risultati dagli altri campi, i suoi ragazzi tirano fuori la grinta. Tante premesse per pareggiare e anche per vincerla. Rimane il rammarico per un vantaggio sul terzultimo posto dilapidato inopinatamente. Ora a Empoli, il suo passato, per il miracolo. Per male che dovesse andare, sarebbe almeno spareggio. Ma nessuno ci vuole pensare, ovviamente.

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