VIGHINI | Tutto nelle nostre mani, non creiamo un clima di pessimismo perché siamo finiti

Non lo volevamo, ci speravamo, ma in realtà lo sapevamo. Anche questo campionato si sarebbe giocato nelle ultime tre giornate. Abbiamo avuto la palla del match, l'abbiamo sprecata, ora non bisogna fare drammi e pensare che ancora una volta il Verona sta costruendo un miracolo.
Se anche, per un secondo, non ci rendiamo conto di questo, siamo fregati. Se anche per un secondo diamo per scontata la salvezza e non apprezziamo il campionato del Verona, banalizzandolo, riducendo a demeriti degli avversari il nostro restare in corsa, ci meritiamo di andare in serie B.
Sarà una volata dura, difficile, meno complicata rispetto al passato, ma in cui l'ambiente avrà una valenza determinante, come sempre.
E' una di quelle volte in cui bisogna trascinare e non essere trascinati. In cui, anche quando ti viene voglia di spaccare la televisione o di fischiare se sei allo stadio, bisogna reprimere e stare dalla parte di questi ragazzi.
La verità è sempre meglio dirla. Questa è una squadra fragile. Fragile psicologicamente in cui non abbondano i leader, in cui riemergono fatalmente gli incubi e gli shock tremendi delle imbarcate. Una squadra che ha comunque orgogliosamente fatto 32 punti, che ha sempre saputo risollevarsi anche nei momenti più duri e più bui. Siamo noi a determinarne il futuro, creando un clima da battaglia, creando un Bentegodi assatanato, in cui si apprezzi veramente il senso dell'ennesima impresa.
Dico questo perchè ora ci aspettano tre finali, tre gare decisive, tutte da giocare, da assaporare, con la passione di un popolo meraviglioso come quello del Verona. Domenica festeggeremo al Bentegodi l'anniversario per il 40 anni dello scudetto. Non deve essere una festa, una passerella, ma una preparazione ad una autentica battaglia sportiva. Vedere i Grandi Campioni del Tricolore deve essere uno stimolo eccezionale per chi oggi veste questa gloriosa maglia. Le imprese sono possibili. E a Verona lo sappiamo meglio di chiunque altro. Perché la Storia siamo noi.