Hellas Verona di Redazione , 22/04/2025 9:28

TOP & FLOP | Di Francesco può farcela, Kolo Muani acquisto inutile

di francesco, foto ansa

L’Atalanta ritrova uno dei suoi bomber e rilancia la volata Champions. Rejinders: l’unica sicurezza di casa Milan. Chivu-Parma: due punti insperati e con il rientro in corsa del Venezia di Di Francesco adesso è il Lecce (nella bufera) a doversi preoccupare. Como, siccome ne avevi pochi anche Douvikas! I top e i flop della settimana.  

 

TOP

 

RETEGUI. Dopo un periodo complicatissimo (tre sconfitte e zero gol all’attivo), l’Atalanta ritrova uno dei suoi due bomber. La rete numero 23 in campionato (più il quinto assist) di Mateo Retegui è quella che rilancia l’Atalanta nella volata Champions nello scontro diretto col Bologna. E intanto Gasperini è a -49 punti dal traguardo dei 1000 punti in serie A.

 

REJINDERS. Con 14 gol stagionali (10 in campionato, 3 in Champions e uno in Coppa Italia), l’olandese del Milan, escludendo ali e trequartisti, è diventato il centrocampista con più reti nei top cinque campionati europei; e senza tirare rigori. Da Fonseca a Conceicao l’unica certezza di casa Milan.

 

DI FRANCESCO. La rosa del Venezia (anche se costa di più di quella del Verona...) era ed è rimasta la più debole della serie A anche dopo il mercato di gennaio. Eppure a sei giornate dalla fine la squadra di Di Francesco è ancora li a giocarsela (una sola sconfitta e otto punti all’attivo nelle ultime sette). E adesso lo scontro diretto, che può essere decisivo, in casa dell’Empoli.

 

CHIVU. Con Inter e Fiorentina due punti insperati, e due prestazioni (soprattutto quest’ultima) di spessore. Il calendario resta il più complicato e lo scontro diretto ad Empoli tra un paio di giornate la partita decisiva della stagione, ma il Parma ci arriva con qualche sicurezza in più e con un allenatore che inizia a incidere sui risultati.

 

DOUVIKAS. Siccome Paz e Diao (forse i talenti under più forti a livello europeo, 6 gol a testa e 7 assist in due) non bastavano, e di Cutrone e Fadera (7 gol complessivi nel girone d’andata) si era un po’ stufato, Fabregas si è fatto prendere anche questo attaccante greco di 25 anni, prelevato a suon di milioni (tredici per l’esattezza) dalla Liga spagnola. La notizia è che segna anche questo (due gol nelle ultime tre partite) e il Como stavolta pare aver definitivamente svoltato.

 

FLOP

 

UDINESE. Dalla punizione di Duda in poi solo sconfitte: 4 consecutive, con l’ultimo pesantissimo 0-4 casalingo col Milan che ha lasciato il segno. Si va verso un ritiro anticipato. Runajic, intoccabile fino a un mese fa, ora convince un po’ meno. A salvezza raggiunta le troppe voci di mercato (soprattutto su Lucca e Solet) rischiano di aver destabilizzato l’ambiente e un gruppo che pareva solidissimo.

 

CORVINO. La contestazione degli ultimi giorni è figlia di un periodo decisamente molto complicato (un punto nelle ultime sette partite), ma anche di scelte sicuramente ambiziose ma finora poco azzeccate. La cessione milionaria di Dorgu allo United di gennaio doveva riequilibrare la rosa e non solo le casse societarie, ma così non è stato. E la classifica dice anche che puntare sulla sapienza calcistica di Giampaolo, accantonando il buon senso di Gotti, sinora non ha pagato.

 

KOLO MUANI. Da salvatore della patria (cinque gol nelle prime tre partite) a riserva di Vlahovic. Non segna da otto partite, in una è rimasto 90’ in panchina. L’ennesima operazione di Giuntoli sconfessata dal campo.

 

D’AVERSA. La storia insegna che i finali di campionato sono spesso imprevedibili, che la quota salvezza può alzarsi improvvisamente nelle ultime giornate e che a volte accadono miracoli impronosticabili. Ma che l’Empoli spazzato via dal Napoli, che dopo il successo di Verona ha fatto 5 punti in 17 partite (5 pareggi e 12 sconfitte nelle ultime 17…), possa farne una decina nelle ultime sei pare davvero fuori dal mondo.

 

KASTANOS. Di lui Paulo Sousa a Salerno disse: “E’ il nostro Bernardo Silva”. Poi arrivò Inzaghi, che lo mise fuori dal progetto. Verona può essere la sua grande occasione; la piazza giusta per esplodere dopo anni di mezzi campionati, di pochi alti e tanti bassi. Ma deve avere voglia di determinare, di decidere le partite, di far convinto Zanetti che il titolare per queste ultime sei gare può essere lui, in pratica l’esatto contrario di quello che ha fatto col Genoa.