Hellas Verona di Gianluca Vighini , 15/04/2025 6:13

VIGHINI | Ricordiamoci che il Verona si salverà per le vittorie e non per i pareggini

Paolo Zanetti
Paolo Zanetti

Tutto vero. Il Verona adesso è più equilibrato, non prende gol, ha identità, non prende imbarcate. Siamo d’accordo: il Verona adesso è una squadra. Ma l’anomalo campionato 2024/2025 del Verona di Paolo Zanetti non si spiega solo con questa evoluzione. Quello che ci dimentichiamo di dire è che se il Verona si salverà non è per merito di questi pareggi ma delle tante, tantissime vittorie. Nove, fino ad oggi, un’enormità. Ecco, mi chiedo se tutte queste vittorie che hanno fruttato 27 preziosi punti (19 all’andata) non siano figlie di quella pazzia, di quel “disequilibrio “, di quel Verona alla ricerca di se stesso e della propria identità. Insomma: avessimo sempre giocato per il pareggio forse non avremmo vinto con la Roma, con il Bologna, con il Napoli. Ogni tanto ricordo che nel famoso “ciclo terribile” di qualche settimana fa, il Verona ha conquistato sei punti, frutto di due successi (Fiorentina e Udinese) e quattro sconfitte. Ecco… potevano essere sei punti fatti in sei pareggi, avremmo parlato di un Verona saggio ed equilibrato appunto, ma il risultato non sarebbe cambiato. Ció per dire che non sono per l’elogio del pareggio ad ogni costo. Capisco che in certe gare sia meglio racimolare un punticino, soprattutto quando si è in grande emergenza a causa degli infortuni. Ma, per esempio, non è che sono rimasto così soddisfatto da questo pareggio con il Genoa che in molti hanno quasi “santificato”. Forse il Verona dell’andata questa partita la vinceva e chiudeva i giochi per la salvezza. O forse avrebbe perso 4-0 nel tentativo di vincerla. Ma senza quel pazzo Verona oggi non saremmo qui a disquisire con sufficiente tranquillità di queste questioni sulla lana caprina.