VIGHINI | Incredibile ma vero: recriminiamo per un (ottimo) pareggio

Mai avrei pensato di poter scrivere questo post. Eppure è vero. Mi avessero fatto firmare prima di questa partita per un pareggio non avrei avuto dubbi. Un punto in saccoccia, quota 32 raggiunta, salvezza sempre più vicina, quarto risultato utile consecutivo. Considerati gli infortuni, le ricadute, l’assenza degli uomini chiave, prendere un punto contro il Genoa che è un’ottima squadra che ha messo in crisi anche le grandi in questo torneo, era sicuramente grasso che colava.
A fine partita non son più così sicuro. Perché il Verona è stato praticamente perfetto. Strategicamente una gara preparata alla perfezione da Zanetti, primo tempo con la squadra corta, attenta, concentrata, zero rischi, ripresa alla garibaldina, Genoa alle corde, occasioni da gol create, pressing alto, Montipò inoperoso.
Purtroppo è mancato il gol, fattore fondamentale per vincere le gare. Le occasioni create da Mosquera, quelle di Livramento che ha preso anche il palo, quella clamorosa di Kastanos verso la fine (rigore in movimento) mi fanno pensare se questo punto guadagnato non siano in realtà due punti persi.
A quota 34 saremmo sicuramente stati ormai tranquilli, incredibile e pazzesco, salvi a sei giornate dalla fine. Ma anche a 32, ragazzi, non si sta così male. Qualcuno dice che questa potrebbe essere già la quota dell’ennesimo miracolo, dipenderà molto dagli prossimi scontri diretti (Empoli-Venezia e Empoli-Parma in particolare), comunque sia, manca pochissimo per tagliare il traguardo.
Non si può oggi non guardare al futuro con grande ottimismo. Finalmente stanno recuperando dagli infortuni giocatori importanti come Serdar e Suslov, mentre per Tengstedt si deve attendere a metà maggio, probabile rientro con il Lecce. Più qualità vuol dire anche più precisione in zona gol, quella che è mancata oggi.
Recriminare per questo pareggio benedetto mi fa quasi sorridere…