LA CONFERENZA STAMPA | Zanzi : "Non abbiamo paura, ma fiducia. Setti? Uscita infelice..."

La prima conferenza stampa di Italo Zanzi ininizia con un saluto alla stampa. Zanzi parla in italiano e non in inglese, come spiega il capo uffico stampa del Verona Dino Guerrini.
"Intanto voglio ringraziare tutti voi per il lavoro che fate. È molto importante per me avere una relazione con voi. Voglio prima di tutto parlare di noi e di come la Presidio è arrivata a prendere il Verona. C’erano tanti club a disposizione ma abbiamo scelto il Verona. Siamo qui da poco e quindi stiamo facendo tutto per imparare".
Ranieri a Roma ha detto: “Non so se la Roma avrà opportunità di fare mercato a giugno”. Siamo nelle stesse condizioni visto il mercato fatto dal Verona senza grandi entrate? E un commento sulle parole di Setti quando ha parlato di "regalo a Lotito" per la cessione di Belahyane?
"Noi abbiamo un piano strategico che non è legato ad un infortunio. Abbiamo preso cinque giocatori, 1-2 sono partiti. Normale nel calcio.
La dichiarazione di Setti?
Infelice, abbiamo parlato con lui. Ma non vogliamo fare drammi.
Stadio?
Cruciale non è parte del business plan. Ma abbiamo la massima disponibilità. È un processo tecnico. Siamo pronti a supportare.
E come sarà il business plan?
Presidio ha costruito un cda con grande esperienza. Presidio ha una filosofia ottima, hanno scelto una società che ha una struttura forte. Nel consiglio d’amministrazione ci sarà un aiuto forte al club con un management di top livello. C’è tanta esperienza nel cda, abbiamo un ottimo staff, come Simona Gioè, Sean Sogliano, non solo in Italia, ma a livello mondiale. Il campo e l’aspetto commerciale sono cose integrate fra loro”.
Il calcio è molto legato all’aspetto tecnico, è il campo che aumenta il livello dei ricavi. Perché non avete rinforzato il Verona, che rischia di retrocedere, anche a causa dei tanti infortuni? Avete contemplato il rischio retrocessione?
"Ci sono tante domande su questo aspetto. Inizio a dire che qualcuno sia preoccupato, ma non abbiamo una filosofia basata sulla paura, ma sulla fiducia. Abbiamo fatto parecchi investimenti, abbiamo preso 5 giocatori sui quali abbiamo grande fiducia. Una squadra che ha vinto contro Napoli, Roma e Bologna dimostra potenziale. Non è che se si fa male uno, dobbiamo prendere per forza un giocatore, il mercato invernale è difficile, non compriamo tanto per comprare. Siamo assolutamente fiduciosi nella nostra rosa".
Resta il fatto che avete dovuto cedere un prospetto importante come Belahyane. Perché avete dovuto per forza venderlo a gennaio?
"Abbiamo fatto questa scelta in forma strategica, prendendo anche altri giocatori. Lo vediamo come una forma strategica insieme al nostro direttore sportivo. La squadra che abbiamo ci dà tanta fiducia. Non voglio entrare in ogni decisione in entrata ed in uscita. Siamo qua per entrare ogni giorno".
Ci può chiarire il business plan su cosa verte?
"Iniziamo a parlare della struttura. Presidio ha una filosofia ottima, hanno scelto una società che ha una struttura forte. Nel consiglio d’amministrazione ci sarà un aiuto forte al club con un management di top livello. C’è tanta esperienza nel cda, abbiamo un ottimo staff, come Simona Gioia, Sean Sogliano, non solo in Italia, ma a livello mondiale. Il campo e l’aspetto commerciale sono cose integrate fra loro”.
Il calcio è molto legato all’aspetto tecnico, è il campo che aumenta il livello dei ricavi. Perché non avete rinforzato il Verona, che rischia di retrocedere, anche a causa dei tanti infortuni? Avete contemplato il rischio retrocessione?
"Ci sono tante domande su questo aspetto. Inizio a dire che vedo qualcuno preoccupato, ma non abbiamo una filosofia basata sulla paura, ma sulla fiducia. Abbiamo fatto parecchi investimenti, abbiamo preso 5 giocatori sui quali abbiamo grande fiducia. Una squadra che ha vinto contro Napoli, Roma e Bologna dimostra potenziale. Non è che se si fa male uno, dobbiamo prendere per forza un giocatore, il mercato invernale è difficile, non compriamo tanto per comprare. Siamo assolutamente fiduciosi nella nostra rosa".
Resta il fatto che avete dovuto cedere un prospetto importante come Belahyane. Perché avete dovuto per forza venderlo a gennaio?
"Abbiamo fatto questa scelta in forma strategica, prendendo anche altri giocatori. Lo vediamo come una forma strategica insieme al nostro direttore sportivo. La squadra che abbiamo ci dà tanta fiducia. Non voglio entrare in ogni decisione in entrata ed in uscita. Siamo qua per entrare ogni giorno".
Sui termini di acquisizione e sull’aumento di capitale che serviva cosa ci dice?
"I termini di acquisizione sono riservati, non confermo le cifre. Sull’indice di liquidità, siamo fiduciosi di poter continuare a competere nel calcio italiano. Sull’aumento di capitale non penso sia appropriato parlare di questi dettagli tecnici".
L’ex presidente Setti ha acquisito il Bottagisio, quanto è importante il settore giovanile?
"Per noi è importante parlare anche di questo e sottolineare che migliorare gli impianti è fondamentale per noi. Non possiamo migliorare la prima squadra senza pensare al settore giovanile o il calcio femminile. L’Hellas Sports Center, è una priorità e la faremo. E’ una base di crescita non solo per il progetto del settore giovanile. Per quanto riguarda l’allenamento della prima squadra, per ora stiamo bene dove stiamo, ma siamo aperti a nuove soluzioni".
Avete inserito parecchie figure nuove nel cda, ce li presenta? Margiotta rimarrà il punto di riferimento per il settore giovanile? E per il femminile chi sarà a capo?
"Abbiamo tempo per studiare questi aspetti, l’impressione iniziale è che chi c’è oggi stia facendo un ottimo lavoro. Non è che possiamo arrivare e cambiare per forza, al contrario, abbiamo fiducia in chi c’è".
Sul femminile: cosa avete in mente per l’Hellas Verona Women?
"Sta vivendo un momento difficile in classifica, non si può fare da un giorno all’altro, c’è tanto da fare ma c’è una base che ci fa essere fiduciosi”.
Come pensate di incrementare il valore del Verona nello specifico, per esempio con lo stadio?
"Lo stadio rappresenta una grande opportunità molto grande per società e per la città. Non arriviamo qua per fare lo stadio e basta, parliamo con gli altri investitori e vedremo come poter fare. In forma più diretta, c’è un piano commerciale per aumentare i ricavi, verso tutte queste strade quali la biglietteria,
la sponsorship, il merchandising, ora il Verona ha grande potenziale, una grandissima squadra, ma non abbiamo avuto tanto la capacità di invertire questo potenziale nel tradurre tutto questo in ricavi. Come? Facendo un sistema di biglietteria, merchandising, di sviluppo delle opportunità tecnologiche per far partecipare i tifosi aumentando la relazione con i tifosi, un oad uno dando più agli stessi tifosi. Lo stesso facciamo con gli sponsor. Nella regione del Veneto ci sno tante persone che vogliono partecipare, noi siamo aperti al business. E tutto questo si vede poi in campo”.
Per il futuro si potrà pensare di salvarsi magari non solamente all’ultimo, con l’acqua alla gola?
"Ovviamente perdere è una cosa bruttissima, siamo qua per vincere, ogni sconfitta la sentiamo come voi e siamo qua per migliorare. Il piano non è di restare in una posizione di ansia ogni anno, vogliamo prendere competitività e sicurezza nella classifica. Questo è l’obiettivo. In questa stagione siamo arrivati in una posizione complicata di classifica, ma abbiamo fiducia di raggiungere l’obiettivo".
Sul mercato: avete delle direttive per le prossime sessioni, come puntare su giovani da valorizzare?
"E’ prematuro parlare delle prossime sessioni di mercato".
Per il progetto stadio: il Verona non è fra chi presenterà una manifestazione d’interesse per costruire il nuovo stadio?
"Siamo aperti. Non stiamo un progetto come proprietà, ma non significa che non siamo a favore di questo, è un progetto lungo, è prematuro dire “si” o “no”, è prematuro".
Avete anche un piano-b nel caso non vada bene?
"Non possiamo vivere settimana dopo settimana per i risultati. Se fossimo stati qua dopo la vittoria del Monza magari saremmo stati tutti felici, ora invece arriviamo dalla sconfitta dall’Atalanta. Noi cerchiamo di mantenere un equilibrio. Il nostro progetto è rimanere in A e fare più punti possibili in A, se succede qualcosa di diverso comunque la società c’è, non è che non accettiamo sfide".
Per lo stadio, avete in mente solo una zona dove farlo?
"Non siamo a questo punto, non siamo noi ad avere un progetto ora come ora. Parlare di luogo è molto prematuro".
Su Setti: ha creato malumore e poca trasparenza visto che ha detto “continuo a fare tutto io”. Quali sono esattamente le responsabilità di Setti in questa società?
"Ci sono tante persone qui nel Verona che lavorano tutti i giorni, non è lui che fa tutto (risata). Ci sono tante persone che fanno tanto e che non dormono per l’Hellas. Ma è una battuta, non voglio criticare Maurizio, lasciamo queste parole nel passato. Ha un ruolo di consulente esterno, lavora per il bene dell’Hellas con le sue conoscenze e contatti. Sogliano è il nostro direttore sportivo comunque”.
La condivisione del mercato è stata totale fra board e parte sportiva nel non essere reattivi per coprire le assenze degli infortuni?
"Queste assenze sono per un certo periodo di tempo a parte di un giocatore che sarà assente fino alla fine. Prendere giocatori a fine mercato rappresenta anche dei rischi. Ma sì, abbiamo condiviso tutto fra Sogliano, proprietà, siamo tutti allineati, nessuno decide in maniera indipendente”.
Come mai si è rischiato di perdere Vermesan, c’era il vostro benestare nella sua eventuale cessione al Como? Qual è stata la vostra strategia sul mercato?
“Un investimento c’è stato, anche su giocatori giovani. Ho rispetto per le vostre domande, ma anche per il nostro ds e per i nostri giocatori, non è appropriato parlare di un giocatore specifico e per una trattativa delicata. Dobbiamo parlare anche del nostro compito di sviluppare giocatori giovani. Lo abbiamo fatto, lo continueremo a fare".
Setti non farà parte a lungo termine del progetto?
"Maurizio è con noi, non c'è una decisione per nessuno sul chiudere un rapporto o continuare, è una domanda alla quale non posso rispondere dato che c'è la volontà di lavorare insieme per il bene dell'Hellas. Siamo tutti allineati. Noi stiamo lavorando per vincere, per i tifosi. Tutte queste cose le vogliamo fare".