DOPO LA CONFERENZA STAMPA | Ancora poca chiarezza: attendiamo la Presidio alla prova dei fatti

L'amabile parlata di Italo Zanzi, il suo sorriso e anche il suo entusiasmo non ha sgombrato il campo dai dubbi. Il presidente esecutivo del Verona, rappresentante del fondo Presidio Investors ha interpretato perfettamente il suo ruolo.
Grande incassatore ha dribblato con abilità le questioni più spinose che gli sono state prospettate. Sul mercato, tema spinosissimo, ha parlato di strategia a lungo termine che non poteva cambiare a causa di qualche infortunio. Sul business plan ha parlato dei soliti temi cari agli americani: merchandising, commerciale, experience allo stadio. In questo maniera, dice, si possono alzare i ricavi e si può migliorare la squadra.
Al nostro tentativo di replicare che senza i risultati è dura aumentare i ricavi ha dispensato ottimismo a piene mani. La salvezza è possibile. Unico “graffio” per l'uscita di Setti a lalazio.com che deve aver fatto girare molto gli zebedei a Austin. “Infelice” ha detto Zanzi che poi ha cercato di chiudere la vicenda con un “guardiamo avanti”.
“Siamo qui per vincere” ha poi annunciato. In quale modo ancora non lo sappiamo. Anche sullo stadio c'è stata un'apertura di circostanza: “Pronti a qualsiasi progetto”. Facendo intendere che non sarà comunque la Presidio Investors l'attore principale di un'eventuale nuovo impianto. E in caso di serie B? “Ci siamo” ha detto Zanzi. Che ha anche aggiunto però che questo stato di sofferenza perenne del tifoso del Verona non deve durare in eterno.
Una conferenza stampa che lascia sul terreno ancora molti dubbi, soprattutto dopo il mercato di gennaio, completamente scollegato dal fattore tecnico. Evidentemente dietro quel “l'abbiamo fatto in forma strategica” per la cessione di Belahyane c'è una motivazione finanziaria. L'era americana è iniziata. Chissà dove ci porterà.