Hellas Verona di Giovanni Vitacchio , 30/12/2024 22:12

IL PAGELLONE DI BOLOGNA-VERONA | Tengsted-Sarr: coppia meraviglia. Coppola muro, ma Suslov...

Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu
Il pagellone di Giovanni Vitacchio per TgGialloblu

MONTIPO’ 6 Come talvolta succede, sicuro tra i pali, meno quando è chiamato a uscire. E’ attento sui tiri da lontano, ma quando il Bologna fa spiovere palloni nell’area di rigore della quale lui è titolare dimostra qualche incertezza di troppo. Può nulla sui gol, ma ormai è impossibile finire una partita senza prenderne almeno uno.

DAWIDOWICZ 6 Dopo il disastro contro l’Empoli sembra essere tornato quello dei vecchi tempi. Mai bello da vedere tecnicamente, ma sempre concentrato, disposto a lasciare tutto sul campo per questi colori. Dominguez è un bel peperino e lui è spesso costretto a mettere le toppe ai tanti errori di Tchatchoua, in serata “horror”. Zanetti lo richiama in panchina subito dopo l’ammonizione.

MAGNANI 7 (dal 59°) Entra in campo come Massimo Decimo Meridio al Colosseo, pronto a uccidere tigri, gladiatori e, servisse, anche l’imperatore. E’ indemoniato, non sbaglia un colpo, di testa è impossibile superarlo, ma anche palla a terra non fa prigionieri.

COPPOLA 7 Altra grande prestazione del nostro Coppolone, che sta diventando sempre più sicuro di sé. Castro è forte, ma lui ci mette fisico e astuzia e anche l’ignoranza calcistica che serve nei momenti più difficili. Sul gioco aereo è insuperabile, un veterano, mi verrebbe da dire. Una certezza che aveva solo bisogno di fiducia e continuità.

GHILARDI 6.5 Per lui vale lo stesso discorso fatto per Coppola, solo con qualche piccola sbavatura in più. Effettivamente Odgaard lo impensierisce quando lo punta, ma anche quando pare andare in difficoltà, non si scompone esageratamente. Quando il campo diventa un’arena insanguinata, lui si infila l’elmetto e sfodera la baionetta. Fiducia, fiducia, fiducia.

TCHATCHOUA 4.5 Una delle sue partite peggiori da quando è a Verona, se non la peggiore in assoluto. E’ disastroso sul gol di sul gol di Dominguez. Prova a rinviarla di testa e la mette proprio sui piedi degli avversari. Soffre tremendamente Dominguez, che gli va via nove volte su dieci. E così succede anche nel pareggio del Bologna. Fortunatamente il risultato sorride al Verona, altrimenti avrebbe avuto davvero tante cose da rimproverarsi.

SERDAR 6.5 Fatica tanto nella prima parte di gara, più che altro in fase di copertura. Ha grandi problemi in marcatura su Pobega, che fa letteralmente quello che vuole. Poi cresce, trova le misure e l’apice della sua partita lo raggiunge con quell’assist pizzicato per il gol dell’1-2 di Tengstedt. Corre come un dannato e stringe i denti alla morte fino al 95°. Ricordiamoci che due settimana fa aveva la polmonite, così per dire.

DUDA 6 Una partita di grande sofferenza per lo slovacco, che non riesce a spezzare il fiato e a trovare il ritmo. Arriva sempre un secondo dopo sul pallone e i bolognesi hanno gioco facile nel superarlo. In più è tanto nervoso, perché si rende conto che le cose non gli girano per il verso giusto. Cambia tutta dall’episodio dell’espulsione di Pobega. Paradossalmente si tranquillizza e inizia a giocare il pallone con calma. Quando le cose si fanno serie, tira fuori il temperamento che serve.

SUSLOV 5 Ha il compito di annullare Freuler e tatticamente la consegna gli riesce, per lo svizzero sparisce dal campo. Ma sulla prestazione dello slovacco pesano due errori pesantissimi, che potevano davvero determinare una stagione. Due contropiedi gestiti in maniera scriteriata, soprattutto il primo: si fa ingolosire e tira, sbagliando, senza darla a Tengstedt per il più facile dei gol. Pochi minuti dopo un’altra ripartenza buttata nel cesso. In più si becca un giallo e Zanetti lo cambia.

BELAHYANE 6 (dal 59°) Non ha certamente paura di finire in mezzo a questa tonnare da paura.

LAZOVIC 5.5 Voto condizionato da una forma fisica che fin da subito non sembra ottimale. Cerca lo spunto, ma le gambe non fanno quello che dice la testa. E infatti si blocca ed è costretto a chiedere il cambio.

BRADARIC 6 (dal 30°) Entra in campo freddo e si vede. Una sequela di errori da far venire i brividi, ma quando il motore si scalda prende le misure agli avversari. C’è anche lui, tra l’altro, nel gol del raddoppio del Verona, con quel bel cross di destro che Serdar spizza quanto basta per mandare in porta Tengstedt.

TENGSTEDT 7.5 Il vero fenomeno del Verona è lui. Un’intelligenza calcistica sopraffina. E’ regista d’attacco, con visione alla Pirlo. Grande nel mandare in confusione Lukumì e a rubargli palla. L’assist col contagiri per Sarr è la più semplice conseguenza. Dialoga in maniera impeccabile col compagno di reparto. Nel momento più difficile per l’Hellas spunta lui, imbeccato perfettamente dal capoccione di Serdar e segna la rete del vantaggio gialloblù. Ne aveva ancora, ma Zanetti non era dello stesso parere.

LIVRAMENTO 7 (dal 70°) Un paio di sgasate in barba al nuovo codice della strada. Spaventa i difensori del Bologna che, stanchi, riescono solo a prendergli la targa. L’atteggiamento è quello giusto.

SARR 7 Terzo gol per l’attaccante, che di partite, soprattutto per tanti problemi fisici, ne ha giocate poche. Ma quando ha avuto le occasioni giuste raramente ha sbagliato. Parla la stessa lingua calcistica di Tengstedt e ogni mattoncino del loro gioco è un magico Tetris. Svaria su tutto il fronte d’attacco ed è freddo a segnare un gol per niente banale. Forte forte sto ragazzo. Speriamo che la salute lo assista a lungo.

MOSQUERA 6 (dal 70°) Ci mette il fisico e poco altro. Ma questa volta basta così.

ALL. ZANETTI 7 Quali sono le sue colpe nel primo gol che prende il Verona? E’ un problema di fase difensiva? Non penso proprio. Detto questo, manda in campo la miglior formazione possibile, con una coppia d’attacco meravigliosa. I suoi ragazzi sono aggressivi e compatti, vanno a prendere alto il Bologna, al quale, però regalano un gol. Ma il Verona questa volta non si scioglie, rimane in partita e la ribalta come un calzino. Raggiunto sul 2-2, l’Hellas soffre un po’ troppo, nonostante sia in superiorità numerica. Ma poi San Culo, per una volta guarda dalla parte giusta e regala una vittoria che può cambiare la stagione. Due vittorie nelle ultime tre. Peccato prendere tanti gol, ma finché ne facciamo uno un più degli altri, chi se ne fotte.

PER COMMENTARE CLICCA QUI