Hellas Verona di Gianluca Vighini , 22/12/2024 9:40

CESSIONE VERONA | La firma ancora non c’è e l’annuncio può slittare ancora

Setti
Setti

Affare fatto? Closing avvenuto? L’accelerazione della trattativa per la cessione del Verona arrivata la scorsa settimana non trova conferma a Verona. Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare e una firma sui contratti che non è ancora avvenuta. Insomma il Verona non è ancora diventato americano e quella di venerdì non è stata l’ultima partita di Maurizio Setti come presidente del Verona. L’affare è delicato, pagine e pagine di contratti sono stati scritte e saranno scritte da oggi in poi ma la sensazione è che l’annuncio ufficiale slitterà ancora. Almeno fino alla fine dell’anno ma forse anche oltre con uno “sforamento” pericoloso a gennaio, con il mercato aperto e con Sogliano costretto a portare avanti i programmi dell’attuale società e quindi non con i “soldi” de texani. Ma perché tutti hanno dato per fatto l’affare quando in realtà le trattative proseguono? Probabilmente è stata la presenza in Italia di Italo Zanzi a fornire la “prova” che il Verona stava per passare la mano. Zanzi in effetti lo si può ritenere come l’avamposto del fondo texano in Italia. Da qualche mese si sta muovendo sia in ambienti romani, dove ha già lavorato, sia a Verona dove probabilmente ha parlato con il sindaco Tommasi per il business dello stadio. Questa presenza è sicuramente “prodomica” alla conclusione positiva della cessione del Verona ma non una sufficiente garanzia. Nel passato in altre circostanze il Verona ci ha abituato a clamorosi colpi di scena con dietro front rimasti nella storia. Quindi parafrasando Boskov, closing c’è quando Setti firma. E fino ad oggi non ha firmato.