VIGHINI | Segnali di un grande Verona (nonostante la sconfitta)

Una volta tanto bisogna lasciar perdere il risultato e andare un po’ oltre. Perché se è vero che il Verona che ha giocato contro la Lazio mancava di quattro importantissimi giocatori (Serdar, Duda, Suslov e Frese) è altrettanto vero che la squadra di Zanetti ha giocato una grande partita. La migliore, probabilmente tra quelle giocate fino ad oggi, almeno finché c’è stata la possibilità e le condizioni lo hanno permesso. Teniamo presente che la Lazio, checché se ne dica è una grande, forse grandissima del campionato. Che è vero che ha perso giocatori importanti e che hanno fatto la storia, ma che ne ha presi altri di altrettanto valore(Nuno Tavares, ad esempio è top assoluto, non a caso è dell’Arsenal) e insomma… non c’è proprio paragone con il piccolo Hellas.
Eppure il Verona se l’è giocata a viso aperto, al netto dei soliti clamorosi errori difensivi (ci sta concedere qualche occasione, ma regalare gol anche no…), pareggiando momentaneamente la gara con Tengstedt (ribadisco, giocatore di caratura superiore), non riuscendola a rimetterla in carreggiata a causa degli infortuni di Kastanos e Harroui, probabilmente gli unici che non dovevano farsi male lunedì sera, essendo anche gli unici che era impossibile sostituire.
Nell’emergenza Zanetti ha forzato la mano con Mosquera, mossa comprensibile ma che non mi è piaciuta (il colombiano, che amo per la generosità, mi pare ancora troppo acerbo e ingenuo per interpretare quel ruolo che il mister vuole dargli), forse la velocità e la scaltrezza di Livramento potevano servire di più.
Ma guardiamo appunto oltre. Il Verona gioca e gioca bene, il centrocampo per una ventina di minuti sembrava un’orologio di lusso, Belahyane è un fuoriclasse, ormai lo si può dire senza paura di smentite, mentre considerare Dani Silva un rincalzo appare una bestemmia calcistica. Aggiungiamoci che Kastanos e Harroui sono due giocatori veri, forti e smaliziati e il quadro è completo. Insomma, amici miei, mi voglio sbilanciare per una volta e lo faccio proprio dopo questa sconfitta. Il Verona è forte, ancora più forte della scorsa stagione e questa gara con la Lazio vorrei rigiocarmela al meglio delle possibilità, con Duda, Serdar, Suslov e Frese. Sono certo, più che certo, che non sarebbe finita così…
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