Hellas Verona di Redazione , 04/09/2023 16:43

POLEMICA | Berizzi contro la Curva Sud. Christus Rex-Traditio lo querela: offende generalizzando

L’articolo di Berizzi su Repubblica
L’articolo di Berizzi su Repubblica

“Dunque gli ultrà neonazisti dell’Hellas Verona, quelli dei cori pro Hitler e della tolleranza zero contro drogati e sbandati, hanno trasformato la Curva Sud e il loro bar di ritrovo in un tempio dello spaccio di cocaina”. Così il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi ha commentato su X l’inchiesta veronese sullo spaccio e l’uso di cocaina in Curva Sud. Lo stesso giornalista, noto per le dure prese di posizione nei confronti dei tifosi del Verona ha spiegato su Repubblica nella rubrica Pietre: “Siamo una squadra fantastica fatta a forma di svastica… che bello è… allena Rudolf Hess”. È uno dei cori che intonano da anni gli ultrà neonazisti dell’Hellas Verona. Adesso un’operazione della polizia ha permesso di scoprire che i “duri e puri” della tolleranza zero contro drogati e sbandati avevano trasformato la Curva Sud dello stadio Bentegodi e il bar ritrovo dell’ala più dura della tifoseria scaligera in un tempio dello spaccio di cocaina. Che veniva venduta e consumata prima e durante le partite nei bagni dello stadio e del locale attiguo, in piazzale Olimpia. Centinaia di dosi preparate e portate all’interno dell’impianto sportivo nascoste nell’abbigliamento. Dodici le persone arrestate. Quando si dice la nemesi“. Dichiarazioni che non sono piaciute a Matteo Castagna, Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio, che ha presentato una denuncia querela nei confronti di Berizzi, tramite l’avvocato Andrea Sartori. Si legge nella denuncia: “Il Circolo Christus Rex-Traditio frequenta da almeno trent’anni la Curva Sud dello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona per sostenere la squadra del cuore di molti suoi componenti, che è l’ Hellas Verona F.C. Siamo rimasti sconcertati di fronte al tweet del giornalista di Repubblica Paolo Berizzi che getta fango su tutta la tifoseria dell’Hellas Verona, reiterando un livore che lo ha caratterizzato in passato con una “persecuzione” maniacale, non solo con scritti sulla rubrica del quotidiano La Repubblica, denominata “Pietre”, ma anche con libri, tra cui l’ultimo è “E’ gradita la camicia nera” (ed. Rizzoli) ove costantemente la tifoseria dell’Hellas Verona viene genericamente criminalizzata con l’odio che l’autore vorrebbe combattere, ma nella pratica, utilizza anche inventando “trame nere” ove non esiste nulla. Secondo il tweet in oggetto, che ha numerosi followers, noi cattolici che abbiamo la passione per il Verona calcio dalla Curva Sud, saremmo “ultrà neonazisti”, “quelli dei cori pro Hitler…. che hanno trasformato la Curva Sud ed il loro bar di ritrovo in un tempio dello spaccio di cocaina“. Continua Castagna: “Nel mucchio, anche noi saremmo “i “duri e puri” che “pippano prima e durante le partite” tutte le domeniche. Giudichiamo estremamente offensiva la generalizzazione che viene fatta, perché va a colpire tutti, in un settore che tiene oltre 5.000 spettatori. E’ puro veleno, figlio dell’odio e della discriminazione politica così come prevista dalla Legge Mancino, politico anche per la città, che l’Hellas Verona rappresenta nella massima serie ed è una grave diffamazione nei nostri confronti, che non abbiamo mai fatto uso di sostanze stupefacenti né le abbiamo mai vendute. In rappresentanza del gruppo e in proprio, Matteo Castagna come sopra generalizzato, Responsabile Nazionale, ben conosciuto dalle Istituzioni e dalle forze dell’ordine locali ritiene di essere stato diffamato e calunniato dalle affermazioni pubblicate e qui allegate, in questo “gioco” allo scontro di Repubblica e di Berizzi, essendo egli e tutti i componenti che partecipano allo spettacolo calcistico, del tutto estranei ai fatti esposti“. 

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