Hellas Verona di Redazione , 13/03/2023 13:41

Verona al Verdi. Ma non è ancora finita (purtroppo)

Il Presidente Maurizio Setti
Il Presidente Maurizio Setti

Siamo al Verdi. Il Verona visto col Monza, ha mestamente rispettato le attese: un pareggio innocuo, come le premesse suggerivano. Una domenica pomeriggio targata gialloblù, finalmente dopo tanto tempo, che non preannunciava niente di buono. E che così si è dimostrata. Il Verona è questo, ha mollato la presa, non ha più il mordente del nuovo anno. Una squadra che si affida a un giocatore come Verdi che non giocava da mesi, e che una volta sostituito ha messo da parte ogni velleità d’iniziativa, dimostra con candido imbarazzo quanti sbagli siano stati commessi. C’eravamo illusi di esser diversi, e invece siamo questi: macchinosi e ormai senza più il sangue negli occhi, necessario per salvarsi. Mancano ancora diverse giornate alla fine del campionato, ma questo pareggio suona un po’ come la prima marcia funebre. Difronte c’era un Monza alla portata dei gialloblù, dominato nel primo tempo, colpito nella ripresa, ma mai affondato, e che a lungo andare meritava addirittura la vittoria. E così i punti dallo Spezia sono ancora cinque, difficilmente colmabili ora come oggi, ad entusiasmi spenti. Sugli spalti si respira già aria un’aria strana, speriamo non sia così, ma la speranza alle volte è una trappola. Di alti e bassi la storia del Verona ne è piena ed ora, più che mai, l’indole sembra volgere verso il basso. E se goliardicamente la serie B è un paradiso fantastico, in cui andare in pullman fino a Trapani, la realtà suona altrettanto goliardicamente diversa. Non ci resta che attendere: a Genova l’ardua sentenza.