Vighini: Ma quale progetto… Affidiamoci a Setti e che Dio ce la mandi buona

La più grande balla che è stata raccontata in questi anni da chi scrive di calcio è che esistano i progetti. I progetti riguardano le aziende serie e pure loro, di questi tempi, navigano spesso a vista.
Il progetto Verona non è mai esistito come è semplice da appurare in questa estate in cui se ne sono andati tutti i principali attori di un ciclo pieno di soddisfazioni.
Il margine di crescita del Verona in questo momento è pari a zero. Inutile farsi illusioni. Setti che non ha mai avuto difficoltà a spiegare con chiarezza la realtà delle cose, lo ha detto chiaro e tondo: “Più di così io non posso fare”.
Setti ha comunque fatto sempre di più di tutti i veronesi che hanno per anni schifato il Verona, ben disposti addirittura a programmare fusioni con il Chievo. Noi non dimentichiamo quegli anni e quanti salivano e scendevano dalle varie barche vincenti e no.
Setti ha dato quella minima continuità di risultati che gli si chiedeva e anche campionati sopra le righe come gli ultimi tre. Se non esiste un progetto esiste almeno questa proprietà che da dieci anni pilota l’Hellas tra alti e bassi, spesso più alti.
Non facciamoci illusioni dunque per l’immediato futuro. Aggrappiamoci a Setti, che pare l’unica vera certezza e speriamo azzecchi le scelte come ha fatto negli ultimi tre anni.
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