Morto a 54 anni Mino Raiola: poteva comprare il Verona

E’ morto a 54 anni Mino Raiola, uno dei più importanti procuratori del mondo del calcio. Da tempo le condizioni di salute di Raiola erano peggiorate.
Raiola era stato accostato anche al Verona qualche anno fa quando pareva potesse affiancare l’imprenditore veronese Massimiliano Andreoli che nel 2006 tentò per la prima volta l’acquisizione dell’Hellas con Giambattista Pastorello.
Successivamente nel 2007, Andreoli riprovò la scalata ma trovò sempre la porta chiusa con Arvedi. In seguito ci fu anche un incontro con Martinelli che finì con un nulla di fatto. Nel 2011 Andreoli dichiarò a Radio Verona: “Mi da molto fastidio chi mi accusa sempre di volermi fare pubblicità dietro al nome del Verona, non accetto questi insulti, sono un imprenditore e ci tengo a precisare, che per fortuna non faccio i soldi perché parlo in radio o perché rilascio interviste, non mi permetterei mai per quanto amo questa squadra. Ogni volta che metto la mia faccia, lo faccio esclusivamente perchè vengo interpellato da chi di dovere, come in questo caso, il presidente Martinelli mi ha chiamato, ci sentiamo e ci confrontiamo spesso e volentieri, di Giovanni ho una stima enorme sia come uomo e sia come imprenditore, una persona da cui prendere d’esempio, e la stima che io ho per lui è sempre stata contraccambiata.
Il presidente ha bisogno di una mano come è chiaro, ogni volta che mi chiama in causa, sa benissimo che quando chiama me chiama anche Mino Raiola, poichè con Mino siamo in società ormai da tre anni e qualche affare lo facciamo assieme. Riguardo il possibile ruolo di Mino Raiola non è come quello che ho letto sui vari siti e blog, ovvero quella figura che viene a lucrare e a togliere ossigeno al Verona, anzi per me sarebbe un valore aggiunto, poichè vedo come lavora bene nelle varie società. Lo voglio difendere perchè è un amico e non voglio che venga accusato per intenzioni che lui non ha. Di fatto non avrebbe nessun ruolo all’interno della società, ma potrebbe esserci utile per aprirci qualche porta, non vuole nessun contratto, non vuole imporre alcun giocatore o cose che la dirigenza non accetta; anche perchè se entriamo lo facciamo con una quota di minoranza e quindi non c’è d’aver paura, non potendo decidere niente autonomamente. Ribadisco che mi piacerebbe sfruttare l’amicizia che ho con questo personaggio per cercare di spingersi un pò più in alto e questo non vuol dire che al Verona serva solo questa figura, anche perchè il Verona è già grande adesso e spero lo sia anche in futuro, Martinelli sta lavorando alla grandissima e rinnovo tutti i miei complimenti per come stà gestendo il Verona. Quindi se il presidente chiama me io porto Mino Raiola perchè io ho sposato il suo progetto e il suo modo di vedere il calcio, ma se Mino è un problema lo sono anch’io visto che siamo amici e non voglio creare problemi al Verona, piuttosto darei la vita visto che sono un grande tifoso. Vorrei semplicemente dare una mano con i soldi e con idee, ma se fin dall’inizio questa idea dà fastidio non si farà nulla”.