Tezenis, infortuni e mercato. Mariobasket: La lezione della Serie A...

Per la prima volta in tanti anni di A2 per la Tezenis è stato costruito un roster con dieci giocatori. Mai in passato Ramagli aveva potuto contare su una panchina così profonda, che però si è via via accorciata. Prima l’infortunio Gazzotti, poi quello a Bartoli, adesso a Massone. Con tempi non brevi per il cambio dei lunghi (lo rivedremo in campo a fine gennaio) e un mesetto, si prevede, per il sostituto del play titolare.
Una situazione che, di parallelo, ha visto calare l’utilizzo di Gajic (in campo 5 minuti a Chiusi e con Forlì dopo il picco di 30’ a Orzinuovi, giocando da 4 e quindi fuori ruolo) e la ritardata esplosione di Udom.
Ramagli ha puntato sull’unico giocatore confermato dalla rosa della serie A, ma finora le aspettative sono state inferiori alle attese: solo 3 volte in doppia cifra, 8 punti di media con il 23% da 3 e atteggiamenti difensivi da rivedere.
Premessa per chiedersi se non sia opportuno un intervento, almeno temporaneo, sul mercato. Ramagli si ritrova con la squadra corta proprio quando l’intesa fra tanti giocatori nuovi sembrava consolidarsi, sebbene non vada trascurato il fatto che a Orzinuovi s’è rischiato grosso e a Chiusi pure.
La lezione della scorsa stagione, con la “vigile attesa” e le eccessive esitazioni ad intervenire con addizioni adeguate, dovrebbe essere servita. Resta la consapevolezza che Kamari Murphy si è rivelato il leader che invece Gabe DeVoe è stato finora solo a rari sprazzi. E la coppia Usa ha regalato giocate come non se ne vedevano da tempo. Ma non basta.
E’ vero che il campionato è lungo e sarà fondamentale arrivare al top della condizione e dell’organico nei playoff, ma questa prima parte della stagione ha già offerto indicazioni utili e significative. Nella buona e nella cattiva sorte.
E il girone d’andata ormai è quasi terminato.