Basket di Mariobasket , 27/03/2023 17:37

La gabbia di Varese: il nuovo blog di Mariobasket

Tifosi a Varese
Tifosi a Varese

“Quando il gioco si fa duro, metti un piede davanti all’altro e vai avanti. Non mollare”. (Roy T. Bennett)

Domenica, poche ore prima della trasferta a Varese, la mia squadra Under 15 nella sonora batosta rimediata contro Vigodarzere, allenato dal papà dei fratelli De Nicolao (che ha sciorinato tutte le zone possibili, tranne la mista), ha tirato 4/6 ai liberi. Un dignitoso 66%.

Ricorro a questo paragone un po’ estremo perché se sbagli 10 liberi (su 26) in una partita tirata, risulta decisamente più complicato portarla a casa. Considerato che era già di per sé arduo. Anche se gli errori falla lunetta contano fino ad un certo punto.

Dejà vu. Il copione si sta ripetendo, purtroppo con una dolorosa costanza. Cambiano un po’ le modalità, ma la sostanza resta simile.

Rimonta subita (come con Reyer e a Varese) o rimonta abortita (con Tortona e a Pesaro), cambiano i fattori ma il risultato non cambia.

A Masnago la Tezenis ha presentato Justin Simon, l’innesto atteso per tanto (troppo tempo), che doveva ancora capire dov’era capitato, ma in difesa potrà assicurare solidità. L’auspicio è che non debba viaggiare troppo di frequente in lunetta, viste le premesse…

Il problema principale dei giocatori di Ramagli rimane la capacità di mantenere prolungata la durezza mentale. E di conseguenza le energie. Gli epiloghi delle ultime partite hanno mostrato una tendenza a spegnersi dei giganti gialloblù nel momento topico, la carenza di centimetri rimane, anche se poi a rimbalzo Verona riesce a tenere botta.

La difficoltà a trovare canestro nel pitturato quando le difese diventano ancora più fisiche e le difficoltà a contenere le giocate in verticale (Varese si è affidata ripetutamente agli alley-oop) confermano che Smith da solo non può bastare, anche quando infila una serata fenomenale come a Masnago, andando vicino alla tripla doppia.

La squadra è corta, ed è cosa nota. In centimetri e rotazioni, e senza un colpo con una squadra di fascia medio-alta (riuscito solo con Brindisi, ma era la prima giornata), il cammino per la salvezza sarà durissimo.

Ultima considerazione. I tifosi veronesi a Varese sono stati costretti a seguire la partita chiusi in una vera e propria “gabbia”, con tanto di plexiglass piazzato davanti.

Non so se la responsabilità sia della società varesina, della Digos, dell’Osservatorio del Viminale di altre autorità preposte alla sicurezza. A mio modo di vedere lo considero indecente. Come per l’”acquario” del Taliercio. Anche chi si sobbarca una trasferta merita rispetto. E pari diritti. 

 

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