Basket di Redazione , 13/03/2023 15:52

Conti, conteggi e controlli: il nuovo blog di Mariobasket

Pedrollo compleanno

“Quando sei arrabbiato, conta fino a cento; se sei molto arrabbiato, bestemmia.” (Mark Twain)

Un pugno di mosche, come a Pesaro e Bologna. La trasferta contro Tortona non ha portato due (sperati) punti in più in classifica, ma la consapevolezza che la squadra ha imbracciato lo spirito garibaldino invocato da Ramagli.
Dal campionato australiano, approdato ai playoff, dovrebbe arrivare l’auspicato rinforzo per allungare le rotazioni, intanto lo sport preferito dai tifosi tastieristi – ovvero fare i conti in casa altrui – prosegue prendendo pieghe spesso irritanti.
E’ un esercizio di stile che lascia il tempo che trova, tuttavia è opportuno fare chiarezza, al netto dei bizzarri virtuosismi di chi si è spinto addirittura a chiedere rispetto.
Rispetto a chi? Rispetto di cosa? La Tezenis è forse ultima in classifica e già spacciata? La squadra di Ramagli sta inanellando figuracce ogni domenica? Chi merita rispetto, senza dubbio, è la famiglia Pedrollo. Al netto di qualche dichiarazione un po’ affrettata, perculando la proprietà, anche in modo sprezzante e con sicumera, si potrebbe ottenere l’effetto contrario: se Gian Pedrollo si stufa e chiude il giocattolo, gli appassionati per ammirare il livello più alto di pallacanestro nel veronese dovranno andare a San Bonifacio o alla Cestistica.
Merita rispetto Alessandro Frosini, persona perbene e competente, che – ve ne sarete accorti – rifugge dichiarazioni e proclami per lavorare sotto traccia.
Non è certo colpa di Pedrollo o di Frosini se alcuni giocatori hanno rifiutato offerte economicamente sostanziose. O se qualche club non ha voluto liberare un giocatore sotto contratto.
Ma veniamo ai conti. Innanzitutto rispetto all’inizio della stagione sono arrivati Sanders e Bortolani (solo per ciascuno 12.500 euro di parametro federale), poi Davis e Pini.
L’invocato nuovo straniero comporterà i seguenti esborsi:
40mila euro di luxury tax per il passaggio al 6+6,
37.500 euro di mancato premio “valorizzazione under 26”,
6.250 euro di parametro federale (dimezzato per il tesseramento nel girone di ritorno).
Sono oltre 83mila euro prima ancora di mettere piede in campo. Oltre ovviamente all’ingaggio (molto alto in proiezione sull’intera stagione) e ad un appartamento in più per ospitare il giocatore.
Andiamo avanti. L’alta affluenza di pubblico registrata in diverse partite non garantisce incassi adeguati. La promozione portata avanti con efficacia da Fabio Crivellaro con le scuole e con le società del territorio infatti porta spettatori al Palaolimpia, ma a condizioni estremamente favorevoli. Così la Scaligera è sotto benchmark rispetto alla cifra sopra i 300mila euro prevista nel budget alla voce incassi al botteghino.
Per finire lo sponsor. E’ vero che il Gruppo Calzedonia ha registrato un sensibile incremento nel fatturato, ma è sufficiente aver studiato ragioneria (senza essere dei bocconiani) per sapere che in un’azienda contano gli utili, che sono ben diversi dal fatturato. E soprattutto che ci sono contratti e solo un ingenuo (accontentiamoci di un termine…garbato) può pensare di andare a bussare da uno sponsor per chiedere altri soldi oltre a quelli pattuiti, solo per rinforzare la squadra.
File davanti alla porta della Scaligera Basket le ho viste solo al culmine dei playoff, per il resto temiamoci stretto lo “zoccolo duro”. E teniamoci stretti i Pedrollo, continuando a vigilare.

 

P.S. 

Ulteriore chiarimento perché evidentemente c’è chi insiste nel voler fare i conti in tasca agli altri senza senza vedere i bilanci.

La capienza del palasport è di circa 5.400 posti, dai quali bisogna togliere 1.500 posti per gli abbonamenti dei tifosi e di quelli riservati agli sponsor (che sono gratuiti). 

Restano meno di 4.000 posti in vendita alla biglietteria (non sempre tutti esauriti), che portano la proiezione della Società per i ricavi netti al botteghino alla cifra di 300mila euro, al netto di IVA (che è completa nel costo del biglietto) e Siae. Significa - a fronte di circa 3.500 spettatori per 15 partite - di una media di circa 5,7 euro di utile per ciascun pagante. Questi sono i numeri.

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