la Redazione

Il pagellone di Lazio-Verona: Noslin-Swiderski, che intesa. Difesa bene. Suslov, errore grave

MONTIPO’ 6 - Para coi piedi su Isaksen. Con la punta delle dita, devia quel tanto che basta un bel destro di Felipe Anderson che si stampa sulla traversa. Bene anche su Castellanos, che si inceppa sul più bello. Ma sul gol non mi è piaciuto, ho trovato la posizione del corpo sbagliata. Per un portiere prendere gol sul primo palo non è mai il massimo.

TCHATCHOUA 6 Inizio difficile, con la Lazio che lo battezza e gli gioca sempre contro, puntandolo tutte le volte che può. Fatica a difendere e nei primi quindici minuti non trova grande collaborazione da parte di Mitrovic. Poi cresce e ci mette gamba, soprattutto quando il Verona è chiamato a spingere, sfruttando il calo della Lazio. Gli esce anche qualche cross interessante, ma mai precisissimo.

CENTONZE 5 (dal 78°) Probabilmente non è un giocatore capace di incidere entrando in corsa. Tanti errori.

MAGNANI 6.5 Castellanos spreca più tempo a protestare con Massa che a creare qualcosa per la Lazio. Evidentemente è infastidito dalla presenza di Jack, che lo controlla senza grandi sforzi. Come sempre, senso della posizione e capacità di far girare palla. Sul gioco aereo, che ve lo dico a fare, non si passa.

COPPOLA 6.5 E’ in fiducia dopo il gol stupendo segnato contro l’Udinese. Gioca con enorme tranquillità e fin da subito, qualunque sia il giocatore della Lazio che gli capiti a tiro, fa sentire la presenza fisica. Ottima sintonia con Magnani, riempiono e presidiano bene l’area di rigore, costringendo i laziali più che altro a provare da fuori. Ha una grande occasione, sempre da calcio piazzato, ma Mandas si supera.

CABAL 5 Primo tempo attento. Secondo disastroso, pieno di errori, disattenzioni e passaggi a vuoto preoccupanti, che, in più di un momento, rischiano di tagliare le gambe al Verona. Per carità, è giovane, ma arrivati a un certo punto, chi se ne frega. Il Verona si sta giocando una stagione e certi errori non sono più sopportabili. Salterà il prossimo turno per squalifica.

SERDAR 6 Nella prima parte di gara, col Verona un po’ schiacciato, gira un po’ a vuoto e Folorunsho non ci pensa minimamente a dargli una mano. Quando la squadra prende le misure alla Lazio, inizia a girare e a far girare i compagni. Tanti begli spunti e giocate di classe. Nella ripresa i gialloblù sognano qualcosa in più del pareggio e la squadra si sbilancia. Perde un po’ le misure, ma rimane tutto sommato composto.

FOLORUNSHO 5 Sarà la posizione di centrocampo, sarà la forza degli avversari, sarà il cambiamento climatico, fatto sta che anche stavolta ci capisce poco. Da uno come lui, che ha fisico e muscoli da vendere, ti aspetti un pelo più di grinta e determinazione, di presenza in mezzo al campo. Invece sbaglia tanto, troppo, palloni facili che affronta con poca convinzione. Mi sembra un po’ una costante nelle ultime settimane. In negativo.

HENRY 5 (dall’86°) Un’occasione ai limiti del clamoroso all’ultimo secondo di partita. La spara in curva Sud.

MITROVIC 5.5 Ancora una partita non semplice per il giovane serbo, che è uno che ha bisogno di avere il pallone tra i piedi per esprimersi al meglio. Gliene arrivano gran pochi, perché il Verona, soprattutto nella prima parte di gara, gioca tanto con lanci lunghi. Aiuta Tchatchoua nei raddoppi difensivi e quello lo fa diligentemente.

DUDA 5 (dal 60°) Lo aspettavamo come un bicchiere di acqua ghiacciata nel deserto e tutto quello che riesce a darci è un cartellino giallo per proteste. Sipario.

LAZOVIC 6.5 Partita da vero capitano, tutto orgoglio e sacrificio. Dopo i primi minuti, Baroni lo mette di fatto a uomo su Isaksen e quindi è costretto a fare il terzino, rinunciando a ogni propensione offensiva. Tatticamente è impeccabile, non sbaglia nulla. Ma si vede che ha qualcosa da dare anche in avanti e così ci prova, quando gli è consentito, a uscire dal guscio. Peccato, però, per quella grande occasione sciupata.

BONAZZOLI s.v. (dal 78°)

NOSLIN 6.5 Buona partita, ottimo primo tempo. I difensore della Lazio non riescono a tenerlo, si muove con leggerezza su tutto il fronte d’attacco gialloblù. L’unica cosa che possono fare è stenderlo. E’ bravo anche nelle spizzate, e non te lo aspetteresti, ma è quando ha la palla a terra, tra i piedi, dà il meglio di sé. Ecco, serve un po’ più di convinzione quando ha la possibilità di calciare.

SWIDERSKI 6.5 E’ vero, sbaglia un’occasione non così complicata, ciabattando male un pallone comodo a pochi passi dalla porta laziale. Però fa un lavoro pazzesco, di sacrificio tremendo. Si prende tantissime botte e altrettanti falli che permettono alla squadra di respirare. Buona l’intesa con Noslin. E’ un grandissimo lottatore, che deve però cominciare a segnare. Allora sarà difficile farne a meno.

SUSLOV 4.5 (dal 60°) Per lui vale lo stesso discorso fatto per Duda. L’aggravante sta nell’errore clamoroso che spalanca l’autostrada per il gol partita della Lazio

ALL. BARONI 6 Ennesima occasione sprecata, ennesima partita che ti fa tornare a casa con tanto rammarico e zero punti. I primi 20 minuti di gara sono della Lazio, ma il Verona sa soffrire, in maniera compatta. Quando i suoi crescono il match cambia, e i gialloblù potrebbero anche trovare il vantaggio, con una grande occasione di Swiderski. Nella ripresa fa i cambi che ci aspettiamo, ma a tradirlo sono proprio coloro che dovevano regalare un sogno al Verona, soprattutto Duda e Suslov. Che colpa ha lui? Nessuna. Ecco, io sono del partito “proviamo sempre a vincerla”. Ma a cinque giornate della fine, il famoso pullman davanti alla porta, tante volte in passato invocato dal mio amico Stefano Rasulo, schifo non mi farebbe.

 

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