la Redazione

HELLAS | Il nostro “Titì” Henry, l’ultima speranza del Verona

Ha l’acronimo di un gigante. Di un campione francese come lui, che si chiamava Thierry ed in campo era una pantera. Lui di nome fa Thomas, ed è il nuovo granatiere gialloblu. Tornato dalla battaglia più forte di prima. Sul punto di lasciare l’Hellas e trattenuto nella sfortuna, da un grave infortunio. “In questo lungo percorso di recupero ho pensato a cose che non posso dire, ma ora sto bene e penso solo a giocare. Ho aspettato 10 mesi questo momento e ora non potrei essere più felice di segnare per la mia squadra”, ha dichiarato ai nostri microfoni sabato, dopo l’appoggio in rete che ha regalato al Verona un prezioso pareggio con la Lazio. I pugni al cielo ripetuti di Baroni, a fine partita, ne sono la riprova. Henry è l’attaccante che mancava, che tiene viva la speranza nei tifosi. Almeno c’è lui, vien da dire. Non ce ne vogliano gli altri, che sembrano spesso smarrire la retta via. Il Verona si aggrappa alla faccia pulita e alla “erre” arrotondata di Thomas. Accento francese, spirito sbarazzino e risposta sempre pronta: “Dobbiamo segnare per primi e per questo dobbiamo lavorare in settimana. Non siamo perfetti, sbagliamo, ma sicuramente daremo tutto”. Parole sincere di uno che ha capito, che non tutto il male vien per nuocere. E che forse all’Hellas puó trovare la dimora giusta in cui crescere assieme e compiere un’altra miracolosa salvezza. “Quanti punti faremo nelle prossime? Ai nostri tifosi dico: il più possibile ovviamente, e so che con il loro aiuto possiamo farcela”.