Golf: rinascita Manassero, nel 2025 giocherà sul Pga

Da predestinato a dimenticato, dai green più prestigiosi ai tornei di ultima fascia, dai successi alle cadute e ritorno. Matteo Manassero, il già enfant prodige del golf italiano, a Dubai dopo un anno da protagonista ha conquistato il pass per giocare, nel 2025, sul PGA Tour e quindi sul circuito più importante al mondo. Il veneto, che ha bruciato le tappe affermandosi come più giovane vincitore non solo dell'allora European Tour (oggi DP World), ma anche del BMW PGA Championship, ha prima conosciuto il successo e poi l'insuccesso. E' ripartito dal basso - quattro anni fa, dopo un digiuno lungo sette è tornato a vincere, ma un torneo dell'Alps Tour, il terzo circuito europeo - e, passo dopo passo è tornato grande. Due donne dietro al segreto della sua rinascita: la moglie Francesca, che nel 2023 ha fatto da caddie condividendo due affermazioni sul Challenge Tour, e la mental coach Alessandra Averna.
"E' stata una stagione incredibile, penso che il golf mi abbia dato molto di più di quanto mi potessi aspettare. Ho vissuto momenti bellissimi e credo di essere migliorato tantissimo. Per il prossimo anno cambieranno gli scenari, ma non gli obiettivi. Non mi interessa dove e con chi giocherò, ma essere costruttivo nel percorso che sto facendo", la soddisfazione, misurata, di Manassero. Lo scorso marzo il 31enne veronese di Negrar, dopo aver aspettato 3.942 giorni, ha ritrovato il successo sul DP World Tour facendo suo in Sudafrica il Jonsson Workwear Open. Poi, è tornato a giocare non solo i Major, ma anche le Olimpiadi. Dopo il debutto a Rio de Janeiro, Parigi. Ora, per la prima volta in carriera, si è guadagnato la "carta" per il PGA Tour. Gli è bastato un 30/o posto con 287 (70 77 69 71, -1) a Dubai, nel DP World Tour Championship, per tagliare il traguardo. La dodicesima piazza nell'ordine di merito lo ha premiato.
Non è invece riuscita l'impresa a Guido Migliozzi, 19/o con 284 (-4) negli Emirati Arabi Uniti e 21/o nella "money list". In Medio Oriente, dopo un 2024 caratterizzato da alti e bassi, Rory McIlroy si è preso tutto. Con uno score di 273 (-15) ha dominato il DP World Tour Championship laureandosi, per la sesta volta in carriera, la terza consecutiva, miglior giocatore d'Europa. Per il nordirlandese resta il rammarico di aver buttato al vento lo US Open (non conquista un Major dal 2014), di non aver conquistato una medaglia ai Giochi, ma anche la consapevolezza di non avere rivali, sicuramente sul DP World Tour.
E mentre gli americani, per la Ryder Cup 2025 di Bethpage (New York), dovrebbero incassare un compenso, ciascuno, di 400.000 dollari, lui spiega che "pagherebbe per avere il privilegio di giocare" quell'evento. Intanto, il 2025 'segnerà' l'inizio della lega tecnologica, la TGL, fondata insieme a Tiger Woods. E proprio McIlroy, recentemente ha spiegato come "quella di Manassero sia una storia da raccontare. Tante persone dovrebbero imparare da lui", l'elogio del numero 3 al mondo. E oggi quel predestinato dai tanti record di precocità, con carattere e umiltà, è tornato.